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Le tante, meravigliose vite di Pietro

Poi Abramo spirò e morì in felice canizie, vecchio e sazio di giorni, e si riunì ai suoi antenati. Genesi 25,8

Pensare a te papà, alla tua vita, non può non partire da un ringraziamento. Come i patriarchi dell’Antico Testamento, hai vissuto intensamente la tua vita e ti sei addormentato circondato dall’affetto dei tuoi cari, sazio di giorni. Per questo oggi, al di là delle frasi di circostanza, al di là della tristezza che non può non esserci, è un giorno di ringraziamento, nel quale essere grati per la vita che hai vissuto. Per le tante vite che hai vissuto, sempre piene di affetti, di cose belle, di idee, di progetti. Nei tuoi primi 37 anni, hai vissuto la vita del ragazzo degli anni 50: in giro per l’Europa, con la 600 fino in Svezia, in Germania, a Bruxelles per la prima Expò. A ballare al circolo marchigiano di viale Regina, a guardare le corse alle Capannelle, con il lavoro alla tipografia a piazza del Collegio Romano. Un Ricky Cunningham in salsa italiana.

Poi per i successivi 34 anni hai vissuto un matrimonio bellissimo, sei stato marito fedele e innamorato e un papà presente e affettuoso. A modo tuo. Capace di gentilezze dolcissime e insieme allergico a qualsiasi “smanceria”, perché noi “siamo uomini forti”. Chissà se ci credevi davvero! Nella sua terza vita, per 24 anni sei stato un nonno a tempo pieno, orgoglioso dei tuoi nipoti che hai amato fino all’inverosimile, senza remore, né limitazioni.

Insomma, come dicevo all’inizio, hai avuto una vita piena, in cui sei riuscito a trarre il meglio di ogni momento, fin nei dettagli. Perché i dettagli per te hanno sempre fatto la differenza. Le scarpe lucide, il pettine, la caramella offerta, non lasciavi nulla al caso. E allo stesso tempo, riuscivi a dare il giusto peso alle cose. Alleggerendo le situazioni, passando sopra ad ogni cosa. Eri incapace di portare rancore, raramente ti abbiamo visto arrabbiato per più di due ore. Per essere felici bisogna avere una memoria corta e una salute di ferro, diceva Audrey Hepburn. Ecco, tu ce l’hai insegnato vivendolo.

Ora dobbiamo lasciarti andare. Ti lasceremo andare perché sappiamo che starai bene, perché raggiungerai mamma, la tua amata e mai dimenticata Maria, e insieme a lei troverai tutte le persone a te care; lasceremo andare la tua mano di papà grande nel tuo essere uomo; ti sei lasciato conoscere in ogni aspetto nelle cose belle e in quelle un po’ più tristi.

Ti lasceremo andare perché siamo onorati di poter portare avanti il tuo valore di famiglia, il tuo insegnamento di come si può amare per sempre la propria sposa. E infine lasceremo andare la tua mano perché ci hai insegnato cosa vuol dire l’amore fraterno, l’amore per i genitori, per gli amici e per la vita. Quello che hai seminato ha germogliato e ha portato molti frutti.

Sarai sempre con noi. Grazie papà, buon viaggio.

15 thoughts on “Le tante, meravigliose vite di Pietro

  1. Sono bellissime parole le tue, Romolo. Non mi ricordo se ti ho già scritto che mi dispiace per la tua perdita, nel caso lo faccio ora. Questo tuo ricordo di lui fa commuovere…

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  2. Gli hai reso un grande e bellissimo omaggio, caro Romolo. Non deve essere semplice lasciar andare un papà così speciale. Mi dispiace tantissimo per il tuo, per il vostro dolore, starà sicuramente riposando in pace.
    Ti abbraccio ❤️

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