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Consigli di lettura non richiesti. 32 / Lemaitre

Era un po’ che mancava questa rubrichetta e visto l’approssimarsi delle feste natalizie (datemi retta, regalate libri e non sbaglierete mai!), ho pensato che poteva essere utile qualche suggerimento, anche se ovviamente, non richiesto. Stavolta mi concentro su un unico autore che mi ha letteralmente stregato e che non riesco a smettere di leggere. Fortunatamente ha scritto molto e quasi tutto è stato tradotto in italiano, quindi posso alimentare questa passione ancora per un bel po’.

Si tratta di Pierre Lemaitre, autore francese come si intuisce già dal nome, che continua, rinnovandola, la fortunata tradizione dei romanzieri d’oltralpe, con una prosa elegante ed avvincente, personaggi di cui non puoi non innamorarti e trame sempre molto ben congeniate. Ed è tutto talmente perfetto che un solo libro non basta a contenere tutto: per apprezzarlo fino in fondo bisogna avere uno sguardo d’insieme più ampio. Ecco perché il suggerimento di oggi va alla sua trilogia: Ci rivediamo lassù, I colori dell’incendio, Il gran mondo. Romanzi che in realtà hanno una loro indipendenza e che quindi possono essere letti singolarmente, anche perché il secondo e il terzo non hanno praticamente alcun rapporto, sviluppando in modo autonomo delle linee narrative presenti nel primo (se proprio dovessi scegliere, partirei proprio dal terzo, forse il più bello di tutti).

Con il primo romanzo si parte dalla fine della prima guerra mondiale e dalle rovine che questa si lascia dietro, nelle cose e nelle persone. Si prosegue col secondo ambientato nel periodo fra le due guerre, quando ancora ci sono solamente dei vaghi presagi di quelle che dovrà accadere, per poi proiettarsi nel secondo dopoguerra, con il terzo romanzo che si apre, anche geograficamente, al mondo al di fuori dell’Europa.

Buona lettura!

8 thoughts on “Consigli di lettura non richiesti. 32 / Lemaitre

  1. Il gran mondo l’ho iniziato e non sono riuscita a portarlo avanti; L’abito da sposo è avvincente ma troppo macchinoso; altri come Irene e non ricordo che altri non mi sono proprio piaciuti. Quest’estate ho letto Il serpente maiuscolo, un romanzo piacevole e divertente, ma niente di straordinario

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