Con una mano in tasca, cammino inseguendo un sogno e mi ritrovo ad assaporarlo in bocca come una caramella alla menta, immaginando i pro e i contro, valutando tutti gli scenari, con una sigaretta fra le labbra ed il cane che annusa nell’aria la primavera ormai sbocciata.
Con una mano in tasca, alla luce della luna mi trovo a pensare se, a immaginare quando, a studiare come. Ma la tasca è vuota e in fondo dentro di me lo sai che difficilmente il possibile diventerà reale, anche se tutto andasse per il meglio. Perché il sogno per diventare realtà dev’essere condiviso. E’ sempre stato così, ormai ho imparato, il genio della lampada realizza sempre i desideri degli altri, nessuno gli ha mai chiesto quali fossero i suoi.
Con la mano in tasca rimando a domani i pensieri più difficili perché ora assaporo il momento come se tutto fosse già compiuto, come se il puzzle fosse terminato e tutti i pezzi fossero già collegati. E allora tutto sarebbe a posto e sarei pronto a scrivere una storia nuova o forse meglio, ad aggiungere un nuovo capitolo ad una storia antica.