Il terzo giorno siamo arrivati alla tappa finale del nostro giro: con un’oretta di strada statale in piena pianura padana, siamo arrivati a Mantova. Abbiamo parcheggiato al Campo Canoa, appena fuori città e da lì con una comodissima navetta che passa ogni 10 minuti siamo arrivati in centro, passando proprio di fronte all’imponente Castello di San Giorgio, vera roccaforte a guardia della città.


Prima tappa, Piazza Sordello, la più grande della città dove si affacciano sia il Duomo sia il Palazzo Ducale. Il Duomo, che si articola in 5 navate, è di origine molto antica, si vede la sovrapposizione degli stili. Il Palazzo Ducale è il simbolo della potenza e della grandiosità dei Gonzaga che governarono a lungo la città.


Un consiglio che mi sento di dare alla luce dell’esperienza è di fare il biglietto unico Mantova Musei card, che con 25 euro dà accesso a tutti i musei cittadini (noi avevamo fatto online quello per Palazzo Te a 16 euro). Non abbiamo visitato l’interno del Palazzo Ducale che contiene la famosa “Camera degli sposi“, una stanza completamente affrescata dal Mantegna, un gioiello che magari ci darà la motivazione per tornare a visitare Mantova.
Il giro in città prosegue a Piazza delle Erbe, centro della vecchia città comunale dove si affacciano il Palazzo della Ragione con la Torre dell’Orologio che occupano tutto un lato, la Rotonda di San Lorenzo e la Casa del Mercante, con il museo di Virgilio. Qui avevamo il nostro B&B, anche questo in posizione ottimale (forse troppo, affacciandosi sulla piazza di notte è stato un po’ rumoroso).


Uscendo da Piazza delle Erbe, sulla destra si arriva all’adiacente Piazza Mantegna, occupata in gran parte dalla Basilica di Sant’Andrea, la chiesa più grande di Mantova, progettata da Leon Battista Alberti. I suoi interni sono ricchi di decori ed opere di artisti noti tra i quali il Correggio ed il Mantegna. Nella sua cripta sono custoditi i Sacri Vasi nei quali si dice sia conservata la terra del Golgota intrisa del sangue di Cristo, portata a Mantova dal Longino, il soldato che con la sua lancia trafisse Gesù sulla croce.

Il vero gioiello di Mantova però si trova fuori dal centro, anche questo raggiungibile con una comoda navetta gratuita, che parte dalla Loggia delle pescherie Giulio Romano. Si tratta del famoso Palazzo Te, anche questa residenza dei Gonzaga nel loro massimo fulgore, un edificio a pianta quadrata costruito attorno ad un cortile centrale su stile delle domus romane, progettato dall’architetto Giulio Romano. Tra i capolavori più celebri che si trovano al suo interno segnalo la Camera di amore e psiche


E la spettacolare Sala dei Giganti, con affreschi che ricoprono interamente la stanza, dalle pareti al soffitto, e che rappresentano la battaglia dei Giganti che tentano l’assalto all’Olimpo.


Veramente un capolavoro dove passare incantati diverse ore. Senza dubbio la cosa più bella vista in questa tre giorni di visite.
Come detto il nostro B&B (la Suite del Mercante) era proprio centralissimo, Anche questa buona sistemazione a parte come detto un po’ di chiacchiericcio notturno. Sicuramente Mantova, con i suoi tanti turisti, ci è sembrata la più viva delle tre cittadine visitate: a cominciare dalla cadenza dialettale, più simile all’emiliano che al lombardo, dà idea di una città più aperta ed accogliente. Anche qui non è stato semplicissimo trovare un locale per mangiare la sera (consiglio di pensarci per tempo e non ridursi all’ultimo come abbiamo fatto noi!). Alla fine è andata bene, siamo stati all’Osteria dell’Oca, dove abbiamo mangiato i soliti affettati (anche qui con una mostarda squisita!) e poi ancora tortelli alla zucca per mia moglie ed io delle fettuccine al ragù di oca, buonissimi entrambi. Prezzo onesto, 70 euro in due.
Insomma un bel giretto, valeva la pena, conferma che la nostra penisola è piena di tesori più o meno nascosti, più o meno valorizzati. Quando andiamo all’estero spesso vendono come capolavori cose che qui abbiamo sotto casa, forse anche troppe per poterle davvero apprezzare. E poi, con un po’ di rammarico, rimane sempre la sensazione, quando vado via dalla mia bellissima ma impossibile città, che altrove ci sia un grado di civiltà e senso civico, una cura per il bene comune, che noi ce lo scordiamo. In una parola, la sensazione che altrove si vive meglio.
Non ho mai visitato nessuna delle tre città, ma Mantova mi ha sempre incuriosito, soprattutto per il Festival di Letteratura che si svolge a settembre.
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Complimenti per il bel resoconto di un viaggio che dimostri di aver apprezzato. Sono città che non conosco e mi hai invogliato a scoprirle.
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Che meraviglia, io sono anni che sogno di andare a Mantova e a Sabbioneta. Ciao Romolo, un saluto 👋🏻 a voi!
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Ciao cara Vale! Se andrai spero ti siano utili queste informazioni
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A saperlo! Venivo a trovarti! Il mio partner di bridge è di Mantova ed è la mia seconda casa..
Se avrai voglia di fare una seconda puntata ti consiglio una gita con i barcaioli di Rivalta o delle Grazie di Curtatone per vedere la spettacolare fioritura del loto sul lago Superiore da luglio in poi!
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Ah mannaggia, veramente a saperlo
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Che meraviglia!
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Ciao caro Romolo, grazie, saranno utilissime le tue informazioni!
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Mantova è meravigliosa e Palazzo Te è un vero gioiello!
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Neanche Sgarbi avrebbe fatto tanto! Descrizione dettagliata piacevole e simpatica insomma Romoleggiante…
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Grazie! 😉
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