E così la Lega ha aggiunto un’altra perla alla collezione di minchiate risultati controversi raggiunti da questo governo. Le giovini anime dei fanciulli resteranno preservate dalle teorie transgender, dal virus della morale liquida, dal sesso sfrenato, immacolate come mamma le fece. Mamma e papà, in realtà. Che in effetti dovrebbero essere i primi depositari dell’educazione (anche) sessuale dei loro pargoli. Poi capita l’ennesimo femminicidio, compiuto magari da un bravo ragazzo, di buona famiglia e tutti a dire “bisogna fare educazione sessuale nelle scuole!”.
La mia generazione è cresciuta per lo più totalmente sprovveduta rispetto a queste tematiche: non se ne parlava a scuola né tantomeno in famiglia. Eppure non mi sembra abbiamo avuto chissà quali traumi. D’altra parte imparare l’affettività lo si fa ogni giorno, guardando le persone che ci circondano, non credo sia indispensabile parlarne alla stregua della geografia o della matematica. Però magari mi sbaglio. Mi sembra che si demandi alla scuola cose che dovrebbero essere trasmesse soprattutto nell’ambito familiare. E ripeto, non tanto con le parole, quanto nei fatti. Ma davvero il bullismo, l’inclusione, l’accettazione delle diversità dovrebbero essere imparate come si fa per le provincie o per le equazioni? Non sono piuttosto principi, insegnamenti, valori che si imparano vivendo in un certo contesto?
Che poi, con la facilità con cui chiunque (quindi mi immagino soprattutto degli adolescenti curiosi) può avere accesso a materiali pornografici, non sarà certo un’ora a scuola che potrà turbare gli animi o scandalizzare. Anzi, forse parlarne in un contesto diverso può se non altro far capire che quella è un’altra cosa: che l’affettività e la sessualità non si trovano su Pornhub. Insomma, non farei una guerra di religione sull’educazione sessuale nelle scuole, non credo ne valga la pena. Non penso sia risolutiva, ma certamente non è dannosa. Soprattutto non credo sia uno di quegli argomenti in cui questo governo di cortigiani (si può dire cortigiani?) possa esprimere un parere sensato.

Credo gli sfugga il concetto di educazione. Hanno intravisto “sesso” da qualche parte e si sono allarmati. Del resto per loro uomo e donna devono fornicare solo per generare figli.
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Però, come dici giustamente tu, le nostre generazioni sono cresciute senza educazione sessuale nelle scuole e ben poco in famiglia, ma nessuno di noi si è mai sognato di uccidere una ragazza perché aveva osato lasciarlo, e nessuna ragazza della mia generazione ha mai avuto paura del proprio ragazzo. Ci siamo sempre presi e lasciati con serenità, qualche lacrima magari, ma nessuna violenza. Quindi mi sembra che qui non si tratti di educazione sessuale, ma di rispetto, semmai di educazione affettiva. E mi fa specie che proprio le generazioni più giovani, che dovrebbero riconoscere come ormai acquisita la parità tra uomo e donna, siano invece così legati a un’immagine di donna schiava, proprietà esclusiva dell’uomo che “l’ama”. Lo metto tra virgolette, per ovvi motivi.
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D’accordissimo. Questo dibattito non coglie il nocciolo del problema che è molto più complesso e la cui soluzione certamente non può essere demandata solo alla scuola
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Le nostre generazioni non ne avevano l’opportunità’. Ma ora che esite, io voto fortemente per il si. Non si puo’ dare per scontato che in tutte le case se ne parli. Meglio poco che niente. Io lo vedo con mio figlio che a 13 anni ha avuto a scuola già ben due ‘talks’. Secondo me fin troppo persino all’acqua di rose su certi argomenti però… però a 8 anni hanno iniziato a parlare del proprio corpo, del rispetto, dei … dell’imparare a dire di ‘no’ se un atteggiamento infastidisce. A 12 anni gli hanno spiegato più pittorescamente come nasce un bambino, e del consenso in un modo più adulto…
Ora io ci ho messo pure del mio, ma quel giorno, è stata una buona spinta per intavolare un discorso, per capire che si dicono i ragazzi tra di loro, per aprire un canale…
Ma una cosa non ho ancora capito bene: quali sono le motivazioni che stanno sotto alla brillante idea? Non so, mi sembra di essere tornati al medioevo. E siccome dell’educazione affettiva mi pare ne serva a iosa, capisco ancora meno…
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Il problema è che le province non si insegnano più e la geografia è una cenerentola… 😊 Secondo me, bambini e ragazzi vanno ascoltati e se fanno domande, meritano risposte. Su qualsiasi argomento. Non ho mai evitato di farlo e probabilmente finirò in galera ☺️
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In prigione, in prigione! E che ti serva da lezione 😂
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I motivi dietro la brillante idea? Propaganda! Cos’altro potrebbe essere? Cercano di ingraziarsi il loro elettorato ignorante e bigotto
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Concordo in pieno con Centoquarantadue.
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