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Consigli di lettura non richiesti. 33 / Haratischwili, Edgerton, Piperno

Era da un po’ di tempo che mancava la rubrica dei consigli di lettura. Perché ultimamente mi è capitato di approfondire autori già citati in precedenti post e quelli nuovi non hanno acceso la scintilla dell’entusiasmo, quella che ti fa stare sveglio una mezz’ora in più o ti fa saltare la stazione giusta della metropolitana. Quella scintilla che, a mio insindacabile giudizio, merita una citazione in questi consigli: che essendo rigorosamente non richiesti, sono del tutto arbitrari!

Con le dovute eccezioni. Perché, ad esempio, il primo consiglio è per un vero e proprio capolavoro, che oggettivamente è una spanna sopra la stragrande maggioranza delle cose che si trovano in giro e che mi capita di leggere. Si tratta del secondo romanzo di un autrice georgiana (non della Georgia americana, quella dei Rem per intenderci, ma quella caucasica di Stalin) da un nome improbabile, Nino Haratischwili, il romanzo si intitola La luce che manca. Un volta tanto mi sono lasciato sedurre dal titolo e dalla copertina (cosa non così rara) ed anche dalla voglia di esplorare mondi letterari diversi. Mai scelta fu più azzeccata! Una storia bellissima, un romanzo di formazione, in cui quattro amiche (anzi, tre più una direi) si ritrovano dopo anni a ripercorrere le loro vite che si incrociano e si sviluppano negli anni 90, dopo la caduta dell’impero sovietico. Storie drammatiche, tenere, ironiche, appassionanti, che fanno volare la lettura e ti proiettano in quel mondo lontano, ma allo stesso tempo familiare. Grande scoperta, ho subito preso anche il suo primo libro, che probabilmente finirà in uno dei prossimi consigli!

Per il secondo suggerimento mi sposto nella confort zone del romanzo americano. L’autore è uno dei preferiti del mio amato Lansdale, quindi andavo un po’ sul sicuro, parliamo di Les Edgerton, il romanzo si intitola Tempi difficili. Romanzo crudo, diretto, adrenalinico. Classica storia ambientata nel sud degli States, nel periodo della grande depressione: una grande protagonista alle prese con mille difficoltà, un marito alcolizzato, una natura ostile, ma con un carattere di ferro e una fiducia incrollabile che le cose in qualche modo si sitemeranno. Gran libro, da leggere tutto d’un fiato.

Per il terzo consiglio invece torniamo a casa nostra, con uno dei miei autori italiani preferiti, Alessandro Piperno ed il suo Aria di famiglia. Il titolo è assolutamente appropriato al mio approccio con questo autore: leggere Piperno, già l’ho scritto forse in qualche consiglio precedente, per me è come leggere una persona che conosci. L’ambientazione dei suoi romanzi (Roma nord), l’età dei protagonisti, le storie che racconta, potrebbero essere tranquillamente la cronaca delle nostre vite, di quelle dei miei amici o conoscenti (con una certa soddisfazione vi dico solo che il protagonista, immancabilmente, è tifoso della Lazio!). Mi ritrovo nelle sue storie, in quelle che vivono e che pensano i suoi personaggi, nella Roma pigra, disincantata e piaciona in cui si muovono. Quest’ultimo romanzo, assolutamente all’altezza dei precedenti, rispecchia l’oggi, le sue difficoltà, con un occhio inevitabile alla situazione in Israele (la radice ebraica dell’autore, unica reale differenza che ci separa).

Buona lettura!

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Consigli di lettura non richiesti / 12. Dicker – Piperno

A grande non richiesta tornano i consigli di lettura non richiesti. Del resto, se fossero richiesti sarebbero a pagamento: sono gratis, dunque arrivano quando meno ve li aspettate! Stavolta però più che indicare libri, vi parlo di autori, perché indicare un singolo libro mi sembrerebbe riduttivo.

Il primo è uno svizzero. E già questa è una novità! Vi risulta che gli svizzeri scrivano libri? E vi risulta che scrivano bei libri? Infine, vi risulta che scrivano bei libri ambientati in America, alla pari di un qualsiasi autore americano? A me tutte queste cose non risultavano affato. E quando un mio amico mi aveva consigliato questo Joel Dicker ero molto scettico. Invece, uno dietro l’altro mi sono letteralmente tracannato sia La verità sul caso Harry Quebert, sia questo nuovo appena uscito, Il libro dei Baltimore. Due gran bei romanzi, gialli, ma non troppo, di ampio respiro, con dei personaggi sempre interessanti, sorprendenti ed insieme molto credibili. L’unica pecca, se vogliamo trovargliene una, è che avendo lo stesso protagonista ci si aspetterebbe un collegamento fra i due. Invece niente, come se appunto non ci fosse nessun comune denominatore. Comincerei con il primo, ma vedrete che finerete per andare a leggere anche l’altro.

Il secondo consiglio invece è per uno dei miei autori italiani contemporanei preferiti. Alessandro Piperno, riesce meglio di qualsiasi altro a raccontare la Roma in cui sono nato e cresciuto. Oltre qualche saggio e diversi articoli ha scritto 4 romanzi, tutti ambientati nell’ambiente bene di Roma nord: l’ambiente ideale della buona borghesia illuminata, che tifa Lazio ed è moderatamente di sinistra. Nei suoi personaggi ritrovo storie realmente vissute, personalmente o da amici, perché in effetti i protagonisti potrebbero essere dei miei vecchi compagni di scuola, che abitano sulla Cassia o sulla Flaminia e frequentano i bar dei Parioli o del Coppedé. Con in più una grande, direi anzi determinante, peculiarità: Piperno (come suggerisce il nome) è ebreo ed ebrei sono tutti i suoi personaggi. Le sue storie, i il contesto in cui si muovono i personaggi è fortemente legato a questa matrice culturale, che si ricollega direttamente ad un grande filone transnazionale della letteratura europa. Lo spunto per questo consiglio me lo dà il nuovo romanzo Dove la storia finisce, assolutamente all’altezza dei suoi precedenti. Se non avete letto nulla però vi consiglio di partire con il suo primo romanzo Con le peggiori intenzioni, che per me fu una vera e propria folgorazione. Non meno belli (anzi, forse…) i due romanzi Persecuzione e Inseparabili, che formano il dittico (infatti sono uno il seguito dell’altro), “il fuoco amico dei ricordi”, sottotitolo comune ad entrambi.

i consigli torneranno prima di Natale, giusto in tempo per gli ultimi regali, intanto buona lettura!

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