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Resoconto semiserio di un viaggio in Turchia / 4 Curiosità e notizie utili per i viaggiatori

Al termine di questo resoconto mi sono reso conto (!) che in realtà ho tralasciato di raccontarvi qualche curiosità e di aggiungere qualche suggerimento per chi volesse seguire le nostre orme.

Prima di tutto parliamo di soldi. La lira turca non vale una lira (oggi sono in vena di giochi di parole!). Hanno un’inflazione galoppante, quindi il valore odierno (1 euro vale circa 45 lire), potrebbe essere molto diverso rispetto a quando andrete voi: controllate! Non è possibile cambiare le lire in Italia, bisogna farlo lì e conviene farlo ad Istanbul. Per darvi un’idea in aeroporto c’era il cambio 1 euro 42 lire, in città abbiamo cambiato a 47. Non parliamo di grandi cifre, però comunque…In ogni caso l’euro viene accettato ovunque, anche nelle bancarelle più sperdute, però ovviamente il cambio è sempre svantaggioso.

Contrattate sempre! Sembra una cosa scontata, ma davvero ogni cosa ha un prezzo nominale ed uno reale. Ma questo non vale solo ai mercati o ai bazar, perfino con i taxi! Il tassametro è un optional che non tutti hanno: per darvi un’idea, dal centro città in albergo una volta un taxi ci ha chiesto 40 euro. Gliene abbiamo dati 15 e siamo stati anche generosi: ci provano sempre, anche in maniera spudorata!

Come già detto nelle puntate precedenti, il biglietto per la visita alle attrazioni della città è molto caro. Per dare un’idea, la già menzionata Santa Sofia che come vi dicevo noi turisti possiamo vedere solo parzialmente, costa 30 euro: l’ingresso al Colosseo costa 18. Bisogna aggiungere altro? In questi giri organizzati ti propongono sempre delle gite. Abbiamo evitato il giro in nave sul Bosforo (costava 60 euro) e chi l’ha fatto ci ha detto che abbiamo fatto bene a risparmiare quei soldi. Bello, ma niente di straordinario. Come vi dicevo invece vale la pena fare il giro in mongolfiera, ma qui si può risparmiare un bel po’ prenotandolo direttamente dall’Italia. Altri che erano con noi, prenotandolo online prima di partire, hanno risparmiato fino alla metà del prezzo. Ad averlo saputo prima!

Oltre ai musei e alle Chiese ho trovato particolarmente cari gli alcolici: bersi una birra la sera è un lusso, quasi 10 euro per una piccola da 33 cl. Si tratta evidentemente di un retaggio culturale legato al divieto di bere alcolici per i mussulmani. Anche se, ci raccontava Umut, che nel Corano non c’è menzione di un divieto assoluto di berli, così come non c’è un divieto di mangiare carne di maiale. Sono prescrizioni successive, nate all’interno della tradizione mussulmana, che però non hanno una base nel sacro libro dell’islam. In compenso, giustificando il detto “fumi come un turco“, le sigarette costano meno della metà rispetto a noi.

Come in altre parti del mondo (direi in quasi tutte!), scordatevi il caffè espresso. Io non ne riesco a fare a meno, ma debbo dire che raramente ne ho bevuti di così cattivi, il più delle volte davvero imbevibili. In compenso un po’ ovunque si trova (lo offrono anche nei negozi dove semplicemente entri a guardare qualcosa) un tè di diversi tipi, spesso alla mela, che viene servito freddo, oppure il classico tè nero servito bollente in bicchierini particolari.