Puntuale come la scadenza del bollo auto, anche quest’anno WordPress ci tiene a ricordarmi che oggi Viaggi Ermeneutici compie gli anni: 12 anni per la precisione! Tra un po’ entrerà nell’adolescenza e comincerà a rispondere cose del tipo scrivitelo te il prossimo viaggio! Oppure io esco con gli amici perché questo viaggio proprio non mi interessa! Cose che capitano anche nelle migliori famiglie.
Insomma il blog diventa grande, non mi illudo che diventi anche un grande blog. Anche perché quando l’ho aperto non era questo l’obiettivo. Come ho già scritto in altre circostanze analoghe, l’obiettivo era creare uno spazio dove riporre idee, opinioni, immagini o semplici suggestioni. Ed è stato esattamente questo: una specie di scatolone che mi è servito per non perdermeli per strada, per non farmeli scivolare fra le dita.
Scorrendo i vecchi articoli mi rendo conto che alcuni sono invecchiati bene, come un buon vino, altri meno. Alcuni potrei effettivamente cancellarli, non mi ci riconosco e oggi li scriverei in modo differente, ma in realtà è giusto così, perché sono tutti figli del tempo in cui sono stati scritti. Spesso rileggendomi, mi capita di ricordare le circostanze ed i momenti che mi hanno portato a scrivere certe cose, mentre altri post spuntano fuori quasi a sorpresa e mi viene da chiedermi “ma ero proprio io che ho scritto sta cosa? Chissà che avevo bevuto!”
Ad ogni modo 12 anni sono effettivamente tanti, ma ancora non mi sono stufato di viaggiare e spero che lo stesso possano dirlo i miei compagni di viaggio. Se ne aggiungono sempre di nuovi, qualcuno se n’è andato per la sua strada, qualcuno a volte ritorna, un po’ come succede nei gruppi di amici. Mi auguro che questo spazio virtuale sia sempre risultato accogliente e che almeno in parte sia stato lo strumento per diffondere luce e dolcezza, che come i viaggiatori di lunga data sanno è la mia personale missione su questa terra.
Quindi cosa sarà viaggi ermeneutici? Certamente continuerà ad essere futile. Futile perché non utile. Futile ma spero non inutile. E per rendere più chiaro questo concetto mi viene in aiuto un ricordo (in questo caso di FB), di quando qualche anno fa ero un po’ depresso a casa con una gamba ingessata ed n mio amico cercò di tirarmi su il morale.
- Il problema di questo incidente è che non riesco a fare nulla. Stare bloccato a casa in questo modo mi fa sentire totalmente inutile!
- Ma no, dai. Ognuno può rendersi utile!
- Tipo?
- Potresti cospargerti la testa di porporina celestine e rosa, così ci daresti informazioni quando cambia il tempo
Quindi, se un giorno tornando tra queste pagine trovaste i viaggi ermeneutici puntinati di rosa e celeste saprete il motivo. Perché anche le cose futili possono non essere inutili. E in fondo cosa c’è di più futile di una previsione del tempo, che basta una nuvola o un soffio di vento a rendere inutile?
