Ve l’avevo promesso che sarei tonato presto con altri consigli di lettura e dopo il post monografico su Panowich, stavolta vi suggerisco diversi autori, che spaziano su generi differenti, per rendere le vacanze (e le letture) più varie possibile,
Partiamo con l’inglese Jonathan Coe e la sua La banda dei brocchi, un bell’affresco sull’Inghilterra degli anni 70, fra lotte sindacali, attentati dell’Ira, gruppi rock emergenti. La storia di un gruppo di amici che terminato il liceo cercano la loro strada di riscatto sociale. Se la storia vi appassiona ha anche un seguito, altrettanto bello come il primo romanzo.
Il secondo consiglio riguarda Gabrielle Zevin ed il suo Tomorrow, Tomorrow, Tomorrow. Una storia d’amore molto particolare, una storia di amicizie soprattutto, che racconta di come il genio a volte riesce a farsi concreto, per far sì che un gioco, una passione (in questo caso quella dei videogiochi) possa diventare occasione di crescita umana e professionale.
Elizabeth Gonzalez James con Le cento vite di Antonio Sonoro ci racconta un western atipico, ambientato in Messico fra la fine dell’800 e la metà degli anni 60 del 900. Tra mito e realtà, angeli e demoni, violenza, passione, avventura si snodano le avventure del protagonista che davvero sembra avere molte vite, come dice il titolo. Perché in realtà i protagonisti della storia sono più d’uno e forse le colpe dei padri che si trasmettono ai figli diventano la chiave per comprendere davvero la storia.
Chiudo con Percivall Everett ed il suo James. Avete mai letto Le avventure di Huck Finn di Mark Twain? Vi ricordate lo schiavo che fugge insieme al protagonista? Si chiamava Jim, ma qui cambia il suo nome in James. Nel libro di Twain lo perdiamo di vista e qui l’autore riprende la sua storia e ci racconta le sue avventure verso la libertà. Bellissimo!
Stavolta avete ampia scelta, buona lettura dunque!



