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La prima volta

Fate come gli alberi: cambiate le foglie e conservatele radici. Quindi cambiate le idee, ma conservate i vostri principi (Victor Hugo).

La prima volta è l’emozione del nuovo che non conosci. È curiosità e paura, ansia di sapere e timore di restare deluso, resisti prima di lanciarti, poi chiudi gli occhi, prendi un bel respiro e ti butti senza pensare. Cerchi di assaporarla, mantenendo a lungo la sensazione, perché sai che è la prima e non vuoi consumarla troppo in fretta. Ancora di più, non vuoi che sia un’occasione persa, che sia la prima, ma non l’ultima. Oppure al contrario. Potresti volere che passi velocemente, che vada via senza lasciare traccia e senza fare troppi danni.

Perché la prima volta può essere travolgente come il primo amore o destabilizzante come la prima bocciatura. In ogni caso te la ricorderai per sempre. Potrebbe essere ingannevole, come la prima impressione, ma resterà quella, anche se proverai a cambiarla. E tu potresti trovarti a pensare, “tempo vai piano, è la prima volta!”

La prima volta in un luogo è una scoperta, la prima volta con qualcuno è la condivisione. La prima volta in un tempo è la novità, la prima volta senza qualcuno è il dolore di diventare grandi. Dopo la prima volta nulla sarà più come prima, ma tu devi ricordarti chi sei e cercare di rimanere lo stesso. Per questo la prima volta è crescere sperando di restare piccoli, è la vitalità della giovinezza che passa e non ritorna. Non ritorna più, proprio come la prima volta.

E adesso non c’è niente al mondo, che possa somigliare in fondo, a quello che eravamo, a quello che ora siamo, a come noi saremo un giorno...