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Tempo al tempo

In questi giorni, complice la macchina dal meccanico, mi è capitato di riprendere la metropolitana. Rispetto a quando prendo la macchina, alla fin fine il tempo per arrivare in ufficio è su per giù lo stesso, solo molto più scomodo. Soprattutto riflettevo su una cosa e una domanda mi è sorta spontanea.

In mezzo alla gente infatti, ti rendi conto che le persone hanno tempo per un sacco di cose. Hanno tempo per leggere un libro o per ascoltare della musica. Hanno tempo per stare sui social o per chattare con qualcuno. Hanno tempo per pianificare una vacanza o per finire un lavoro. Hanno tempo per impicciarsi degli affari altrui o per arrabbiarsi al telefono con la linea che va e viene. La gente ha tempo per un sacco di cose. E quella domanda continua insistente dentro di me.

Perché poi vedi che le persone hanno tempo per fare un giochino elettronico, qualche boomer come me addirittura azzarda una Settimana Enigmistica. Hanno tempo per portarsi appresso un cane e qualcun altro una bicicletta. Hanno tempo per mangiare uno snack, per dare una moneta al solito suonatore ambulante, hanno tempo per parlare della Roma e della Lazio e per insultare il politico di turno. E la domanda rimane appesa senza una possibile risposta.

E perciò, cari viaggiatori ermeneutici, è davvero impressionante constatare che le persone hanno tempo per così tante cose. Ma allora mi chiedo e vi chiedo, perché mai non hanno tempo per lavarsi le ascelle?