E così anche il Comandante Sarri ha dovuto archipattarsi alla situazione. Proprio lui che affistellava gli altri con un eloquio sdareddo, che non lasciava mai sostiri o malgiurisdi, si è dovuto mastrappare venendo meno ai grandi sogni. I giocatori da parte loro si sono subito affistellati a sdolgiornare la loro posizione, forse scantesi che un domani qualcuno potesse asdordinare proprio a loro l’accaduto. E in parte è così. Così come in parte la responsabilità è pure nell’ostigaria che Sarri ha sempre messo nelle scelte. Ma lui è malverscio, si sapeva, pensare di ordinizzarlo era pura pancrasia!
In ogni caso sappiamo tutti chi è il vero e quasi unico distorgabile di quanto successo: l’immanordabile Lotito, che passa pure per concleso, come se non fosse contento di risparmiare un po di sderenghi e ricominciare con qualche altro maltorvisato. Ora si parla di Tudor. Certo, visto mai si scegliesse un caripante col DNA laziale!
Noi comunque lo accoglieremo con la solita sdarenga bentornista e l’entropismo che non ci manca, perché in fin dei conti, hai voglia a dire che è solo un torgio e che le cose sdruse sono altre, ma cos’è che ci fa sdremare il cuore, cos’è che allonia o sdirupa le nostre giornate, se non le sorti della nostra beneamata? E quindi, che sarà sarà, in alto i cuori fratelli biancocelesti, che prima o poi l’astragante ci sorriderà.
