Tristezza nera nello stomaco

Be’, dice la morte, passandomi accanto, ti prenderò comunque, non importa quello che sei stato. Scrittore, tassista, pappone, macellaio, paracadutista acrobatico, io ti prenderò.
Okay, baby, le dico io. Adesso ci beviamo qualcosa insieme, mentre l’una di notte diventano le due e lei solo sa quando verrà il momento, ma oggi sono riuscito a fregarla: mi sono preso altri cinque dannati minuti e molto di più.

Charles Bukowski (la Morte si fuma i miei sigari)

 

La morte del giusto è uno scandalo. Non ci sono discussioni, non ci sono spiegazioni, non ci sono consolazioni. La morte del giusto è un cazzotto in piena faccia. E la fede non è affatto consolatoria. Aiuta a raggiungere risposte, ma non prima di aver esasperato le domande. Lasciandomi così. Confuso, stanco, incapace di essere d’aiuto, impotente ed arrabbiato. Con l’amaro in bocca che non va via.

Il Principale lassù ce ne dovrà di risposte. Ah, se ce ne dovrà! Chi dice il contrario mi ricorda la storiella del coniglio nella foresta.

C’era un coniglio sulla sponda del fiume nella foresta. Arrivò la giraffa e gli disse, “che fai qui tutto solo coniglietto? Non hai paura del leone?” “Io mangio la mia erbetta, bevo la mia acquetta. E se arriva il leone gli faccio un culo così!”

Arrivò l’ippopotamo e gli disse, “che fai qui tutto solo coniglietto? Non hai paura del leone?” “Io mangio la mia erbetta, bevo la mia acquetta. E se arriva il leone gli faccio un culo così!”

Arrivò la zebra e gli disse, “che fai qui tutto solo coniglietto? Non hai paura del leone?” “Io mangio la mia erbetta, bevo la mia acquetta. E se arriva il leone gli faccio un culo così!”

Poi arrivò il leone. “Allora, coniglietto, che fai qui tutto solo?

“Io mangio la mia erbetta…

Bevo la mia acquetta…

E dico un sacco di cazzate”

9 thoughts on “Tristezza nera nello stomaco

  1. Ma il leone non esiste! È se esistesse avrebbe altro da fare che occuparsi dei coniglietti. Ma non lo dite ai coniglietti. Quelli si sentono al centro di tutto e pensano che tutti si debbano occupare di loro, delle loro azioni, pensieri e omissioni.

  2. Che il leone non esista è esattamente quello che in cuor loro sperano i coniglietti. Purtroppo però non è così. E prima o poi bisognerà farci i conti. Magari non sarà un leone, saranno pirati, ma proprio tu Mario, vecchio saggio, non puoi far finta che non esistano! E che prima o poi ci presenteranno il conto…
    Forse allora, come cantava Bennato (l’ho già citato in qualche altro post mi pare)
    “…Oramai già lo sai dai pirati, cosa ti puoi aspettare.
    Ti potranno insultare, minacciare, in fondo è il loro mestiere.
    Ti faranno i versi, le boccacce, ti faranno le facce scure.
    E’ per questo che si allenano davanti allo specchio quasi tutte le sere.
    Ma lo fanno per cercare di vincere le loro stesse paure.
    Oramai già lo sai dai pirati cosa ti puoi aspettare…”
    Forse, allora, dobbiamo cominciare ad esercitarci anche noi, davanti allo specchio, invece di continuare a raccontare (ma soprattutto raccontarci) cazzate

  3. Pingback: Chi l’ha detto che non sarà proprio così? « Viaggi ermeneutici

  4. L’ha ribloggato su Viaggi Ermeneuticie ha commentato:

    Come scrivevo allora, non possiamo smettere di farci domande e non dobbiamo aver paura se mancano le risposte. Se mancano risposte consolatorie e aumenta la frustrazione e la rabbia. Possiamo solo abbracciarci e stringerci forte. Almeno per ora è così e non c’è altro da fare.

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