Il problema è che tendiamo a dimenticare, a rimuovere, ad addolcire ciò che è stato. E’ un processo quasi naturale, che capita un po’ a tutti: ricordando quel determinato periodo del passato, magari sì è vero non stavamo bene, non tutto girava per il verso giusto, però in fondo c’erano aspetti positivi, tutto sommato non era poi così male.
Leggevo da qualche parte che il nostro sindaco, Ignazio Marino, sembra il classico secchione in una classe di coatti. Effettivamente l’immagine è calzante. Nessuno ha mai pensato che il suo compito fosse facile: i mali della città sono purtroppo endemici, ma a più di un anno dalla sua elezione è difficile trovare qualcuno che ancora lo difenda. Roma è ogni giorno più invivibile: traffico impazzito, delinquenza in aumento, mezzi pubblici che non funzionano, pulizia insufficiente, tasse che aumentano. Non c’è una cosa che vada bene, non c’è un solo aspetto che sia migliorato.
Aggiungiamoci che, da un punto di vista politico, non c’era mai stata una congiuntura così favorevole: presidente del consiglio, presidente della regione, sindaco e venti presidenti di municipio su venti, tutti dello stesso partito. Mai nella storia della città c’era stato un monocolore del genere. Nessun alibi quindi, non avete scuse di sorta: se non riuscite ad intervenire, se non riuscite almeno in parte a dare una soluzione ai problemi dei cittadini, andatevene tutti a casa.
Tornando all’incipit di questo post quindi, se qualcuno me l’avesse raccontato non ci avrei creduto. D’accordo Marino sta facendo male (qualcuno ha suggerito, ma se si chiamava Roma e andava a fare il sindaco a Marino, non era meglio?), d’accordo avevamo grandi aspettative, si sa che la gente ha la memoria storica di un pesce rosso (in questo Paese siamo riusciti a riabilitare tutti, ma proprio tutti tutti)……..MA SUL SERIO C’E’ QUALCUNO SANO DI MENTE CHE RIMPIANGE GIANNI ALEMANNO????
Dico solo una cosa, ma un sindaco romano (e non di cognome ma di nascita, anche se de romani ormai…) almeno una volta si potrebbe? Chissà preso da impeto d’amore per la sua città, non risolverebbe gran che, ce vonno altri cinquemila anni ormai, ma lameno qualcosina….
Roma-amoR
Sono d’accordo con fulvialuna. Roma è una città complicata da capire già per chi ci è nato figuriamoci per chi viene da fuori… E uno che la prima cosa che suggerisce per girare in città, dimostra da subito di non avere neanche ben chiaro che è costruita su 7 colli. E poi, almeno a mio parere, non è vero che tutti possono fare tutto e un medico, per me, sta sempre meglio in ospedale. Detto ciò Alemanno non lo rimpiango. Ma neanche Veltroni e Rutelli. Buona serata Romolo. Bel nome. Perfetto per questo post!:-)
Rimpiango un colore che non è il rosso. Sono di reggio emilia perciò di un posto rosso che più rosso non si può. Io amo il colore rosso solo negli addobbi natalizi, nelle borsette e nelle scarpe, negli abiti ma non nella politica. Non l’ho mai amato, nemmeno da ragazza, quando ero un DC convinta, ma ora non c’è più nessuno della vecchia guardia. La Democrazia Cristiana è diventata il partito democratico e si è “imbastardita” con i comunisti e sono nati i catto/comunisti, che invece si dichiarano democratici! I vecchi comunisti puri, quelli falce e martello non hanno più voce in capitolo perchè Matteo gliela toglie e li imbavaglia! Quei pochi veri rimasti non so cosa siano diventati, se sono andati da Grillo o nella Lega, non ci capisco più nulla. Berlusconi, l’unico che a mio avviso ne capiva qualcosa di politica e sapeva di che cosa stava parlando, parlava cioè con conoscenza di causa, sta facendo il “servizio civile” come se gli altri, a prostitute non ci fossero mai andati. I presidenti delle regioni? Si divertono con i sexy toys pagati da noi, guarda lasciamo stare! Sindaco tuo o sindaco mio, io rimpiango la serietà, le leggi a favore delle persone normali come noi, rimpiango l’onestà e la non truffalderia. Questo rimpiango, ma temo che per un bel pò non tornerà più: Marino o Vecchi, o altri che dir si voglia!Fabiana.
con riserva sul presidente del consiglio… 😀