L’equivoco dell’eleganza

Insomma, lo capisco, per te non dev’essere stato facile. Quando si è in tanti, guadagnare l’affetto dei genitori, cercare di emergere, fare la fila la mattina per andare in bagno. Vuoi farmi credere che non è vero?

Ma non ti devi vergognare, non sono cose che uno racconta volentieri, però mi immagino che i soldi non bastavano mai, mangiavate tutti insieme, dormivate in due in un letto. Doversi mettere i vestiti che non stavano più bene ai più grandi, giocare solo con i giochi usati, andare a scuola con le cartelle che i fratelli non usavano più. Chi me l’ha detto?

Ma no, nessuno, però me lo immagino. Ah, non è così? Come? Mi stai dicendo che sei figlio unico? Come mi è venuto in mente che avevi tanti fratelli? No, sai credevo che…Proprio non ti spieghi da cosa posso aver pensato che…Ma scusa, se uno si mette le iniziali sulla camicia…ho pensato: ma questi, dentro casa, quanti devono essere?

 

camicia-personalizzata-con-iniziali

13 thoughts on “L’equivoco dell’eleganza

  1. Sono passata a ricambiare la visita e devo dire che promette bene, molto simpatico, si può dire di un blog? 😀 alla prossima visita

  2. Mi danno fastidio, le iniziali sulla camicia. Se poi ci dovesse essere una reale necessità, le preferirei in uno degli angoli in basso che finiscono nascosti dentro i pantaloni.

  3. Giac, scusa l’ora, passo di sguincio.
    OT (si dice così quando si è fuori tema?). Ho appena letto ‘qua sò cazzi” di Pank … è geniale!
    Tolgo il disturbo.

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