Una cosa che proprio non sopporto (e anche il perché i Daci furono sconfitti dai romani)

Ieri mi hanno rubato la macchina. Una 500L ormai anche vecchiotta, ma evidentemente ancora molto appetibile. Era la macchina aziendale, quindi al di là delle scocciature burocratiche (infinite!), e dei disagi collegati, poteva andare peggio. Ad esempio potevano rubare la mia! Per il momento, come sostituzione, mi hanno dato una Dacia Sandero.

Non vi preoccupate, non voglio intrattenervi sul discorso auto, anche perché di macchine ne capisco quanto di geometria non euclidea: per me le macchine sono abbastanza tutte uguali. Giro la chiave e devono partire, il resto è come la seconda strofa dell’Inno di Mameli: so che esiste, ma diciamo che non mi ha mai tolto il sonno e nemmeno stuzzicato la curiosità. Ma anche nella mia più totale atarassia rispetto alle 4 ruote, mi sono accorto che la suddetta Sandero se lasci le luci accese, quando spegni e apri lo sportello, fa partire una assordante sirena tipo cinture slacciate.

Lì per lì ho pensato “Uh, che fico! Saranno stati anche sconfitti dai romani, ma questi daci non sono mica stupidi. Così non ti scordi le luci accese, come capitava con la 127!” Poi ho fatto mente locale: la 127 la guidavo nell’85, 35 anni fa. Dopo ho avuto tre o quattro Pande, una Punto, una Stilo, una Croma, una C3, una Touran e la suddetta 500. Ma nessuna ululava in quel modo se lasciavi le luci accese. Semplicemente, quando spegnevi la macchina, si spegnevano anche le luci.

Ecco. Se c’è una cosa che non sopporto è quando qualcuno che può fare una cosa non la fa, ma dice a te di farla. Lo odio. Mi fa venire l’orticaria. Perché? Perché cominci ad ululare come se ti avessi pestato un callo per dirmi di spegnere le luci quando potresti farlo tu? Ti diverti a sottolineare che me le sono scordate? Ti soddisfa mettere in evidenza quanto sono distratto? Sorridi sotto i pneumatici mentre urli “TI SEI SCORDATO LE LUCI – TI SEI SCORDATO LE LUCI – TI SEI SCORDATO LE LUCI – TI SEI SCORDATO – TI SEI SCORDATO – TI SEI SCORDATO – TI SEI SCORDATO – SEI UN COGLIONE!!!”.

Il guaio è che ce ne sono tante di persone così. gente che gode a sottolineare le pagliuzze altrui, che non alza un dito se non rientra nei suoi compiti specifici. Pensate invece quanto sarebbe bello se ognuno facesse quello che può fare, senza stare a pensare se tocca a lui o a qualcun altro. Lo posso fare? Lo faccio. Non importa se è compito mio o se dovresti farlo tu. Posso farlo, lo faccio. Semplice, senza retropensieri, senza cacofonici allarmi acustici.

Sarà stato questo che vi ha fregato, cari Daci? A chi avete rimandato le cose a suo tempo? A quelli della Tracia o a quelli della Cappadocia? In ogni caso potevate farlo e non l’avete fatto. E poi sono arrivati i romani. E ben vi sta. Perché a furia di aspettare che siano gli altri a fare le cose, questo succede. Arrriva qualcuno e le suona a tutti.

 

9 thoughts on “Una cosa che proprio non sopporto (e anche il perché i Daci furono sconfitti dai romani)

  1. La prima considerazione che mi viene, lavorando io in FCA, meno male che anche gli altri fanno cazzate. Attualmente sono in trasferta di lavoro con una 500X a noleggio che ha proprio tutto ciò che serve, giri la chiave e vai: sensori parcheggio, telecamera posteriore, mirroring del cellulare, freno stazionamento automatico e un motorino 1000cc, tre cilindri, che in autostrada in un attimo arriva a 180 senza che te ne accorgi… con rischio multa. Tuttavia il post mi pare voler rimarcare un malcostume diffuso, che vivo giornalmente nella mia attività, dove devo coordinare fornitori diversi e interfacciarmi con altri enti della mia azienda… è un continuo lottare proprio sui confini: lo fai tu, lo faccio io e alla fine non lo fa nessuno. Anzi meglio se faccio fare ad altri anche ciò che dovrei fare io. Meno male che ormai, lasciate le illusioni e grazie all’esperienza, mi ci diverto persino. Per fortuna non tutte le persone sono così e a volte riescono dei bei lavori in team.

  2. Anche la mia auto ulula se lasci le luci accese. Io la ritengo già una fortuna, insieme a aria condizionata e alzacristalli elettrici. Certo, la macchina dell’amico speciale si connette al suo telefonino e ha il cruise control, mentre la mia ha ancora i cd (!!!!) , ma io ne vado comunque fiera. La preferisco a quella che avevo prima e che se lasciavi le luci accese erano c..i tuoi. Non amo chi ti dice cosa fare invece di farlo, ma mi sta più sulle scatole chi non ti dice nulla e gode nel vederti sbagliare. Magari per farti fuori sul lavoro…

  3. Io ho una vecchia Subaru Impreza che fa tutto quello che voglio io, quando lo dico io. Non sopporto tutto quel ciarpame tecnologico che secondo me distrae dalla guida invece di facilitarla. Il cell? Lo tengo spento quando guido così mi lasciano in pace. Ascolto solo musica… anche Springsteen!

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