Una vita spesa a combattere ogni guerra, una vita senza paura. A fianco dei disperati, per provare ad alleviarne la sofferenza. Senza indietreggiare mai, senza scendere a compromessi. Una vita contro i potenti, di qualsiasi schieramento, contro ogni idea preconcetta, guardando l’uomo, la sua singolarità, al di là delle apparenze. Una vita coerente, fino alla fine.
Questa estate ci siamo sentiti orgogliosi di essere italiani perché dei giovanotti hanno primeggiato nel calcio e poi negli altri sport. Ma se ci penso un po’, sono orgoglioso di essere italiano molto di più per te, che hai speso la tua vita scegliendo di essere sempre dalla parte degli ultimi. Una vita fatta dono per gli altri.
Non so se ti definissi cristiano. Ma se c’è uno che in questi tempi contemporanei ha messo in pratica ciò che sta scritto nel Vangelo, sei stato tu. Non so nemmeno se fossi credente. Ma sono certo che se c’è un paradiso, ora sei sicuramente lì.
P.S. L’immagine è della mia amica, nonché pittrice straordinaria Nadia Sgaramella
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Sì, l’Italia era anche lui. Si fa fatica a volte a ricordarsene, ma abbiamo anche dato al mondo delle belle persone. Non solo ai tempi del Rinascimento, intendo.
Un piccolo grande uomo, indubbiamente, e un concentrato puro di coraggio. Siamo ancora una volta un po’ più orfani.
P. S. Il quadro è bellissimo! Se ne possono vedere altri?
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