Non è che non credo al Ponte sullo Stretto. In realtà è lui che non crede in me! Anzi non crede in nessuno di noi. D’altra parte è anche vero che sono più di cent’anni che ogni tanto qualcuno lo tira fuori e poi non se ne fa niente, anche lui si sarà pure stufato.
E non è neanche vero che non sarebbe una cosa bella. Anzi, sarebbe bellissimo! Un po’ come il Profiterol. Io adoro il Profiterol! Soprattutto quello con la cioccolata amara e i bignè alla crema pasticcera (quelli con la panna mangiateveli voi!). Però se uno stesse morendo di fame, magari preferirebbe un piatto di pasta al pomodoro. O un panino con la mortadella. Una bistecca alla brace. O un bel piatto di pasta e fagioli. Il Profiterol va bene, quando hai già la pancia piena. Perché come dice la mia saggia amica Jò, laddove manca lo stretto necessario, il Ponte sullo Stretto non è necessario.
Comunque, voglio fare fare come la Regina di Alice nel Paese delle Meraviglie e prima di Ferragosto ho deciso di credere che prima del Ponte riusciremo a costruire sei cose impossibili, che vado qui ad elencare:
– Hansel & Gretel che fanno case di marzapane
– L’altalena attaccata alle nuvole di Heidi
– La strada con un gancio in mezzo al cielo di Baglioni
– Jovanotti che costruisce case di pane per riunioni di rane
– La casa in via dei matti numero 0, dove non si poteva fare pipì
– Il Ponte di Baracca, sotto il quale c’è sempre cattivo odore
Dite che sarà difficile costruirle tutte? Sì, probabile, ma sicuramente sarà più semplice che riuscire a costruire questo benedetto Ponte sullo Stretto!
Alice rise: È inutile che ci provi, non si può credere a una cosa impossibile. “Oserei dire che non ti sei allenata molto”, ribatté la Regina. “Quando ero giovane, mi esercitavo sempre mezz’ora al giorno. A volte riuscivo a credere anche a sei cose impossibili prima di colazione.”
