Sono un po’ assente dal blog. Questo è e rimane il mio luogo, un posto dove mi rifugio e dove mi sento a casa, a volte scrivendo, a volte anche semplicemente rimanendo in silenzio. E adesso forse è il momento di tacere. Un momento difficile, dove giorno dopo giorno le cose possono evolvere, nel bene e nel male, anche in modo impercettibile, mentre coltiviamo una piccola speranza.
Come una piantina fragile, esposta agli eventi atmosferici, che sappiamo potrebbe sfiorire da un momento all’altro oppure continuare a resistere. Non ti ci puoi aggrappare, non ti può sorreggere, né puoi contare su di lei. Perché al contrario è lei che conta su di te. E’ nell’ordine delle cose che potrebbe non farcela, ma capisci che è lei che si appoggia e cresce su di te, come un rampicante delicato. Non sai in che direzione crescerà, magari in maniera totalmente inaspettata, su sentieri imprevisti ed impensabili.
Non puoi saperlo prima. Speri, ma così facendo comprendi che i piani si sono invertiti e paradossalmente, la sua unica speranza sei proprio tu.
Guarda la stella, invoca Maria. Seguendo lei non puoi smarrirti, pregando lei non puoi disperare. Guarda la stella, invoca Maria. Se lei ti sorregge non cadi, se lei ti protegge non cedi alla paura, se lei ti è propizia raggiungi la meta. Guarda la stella, invoca Maria (San Bernardo da Chiaravalle)