Equitalia, nun te temo!

Puntuale come l’influenza di un figlio il giorno prima di una partenza, simpatica come un attacco di diarrea a fischio in piena notte, piacevole come un orzaiolo dentro un occhio, anche quest’anno è arrivata la lettera di accertamento fiscale da parte di Equitalia. Premetto. Ideologicamente sono assolutamente favorevole alle tasse. Ritengo non giusto, ma sacrosanto che si paghino e che si paghino tutte secondo il proprio redditto. Chi è contrario si vada a fare un giro per gli ospedali o nelle scuole, nelle strade o nei commissariati.

Detto questo, la questione nasce tre anni fa, quando avevo erroneamente inserito gli interessi del mutuo solamente nella mia dichiarazione. Essendo sia casa che mutuo cointestati con la mia dolce metà, avrei dovuto dividerli con lei al 50%. Da allora ogni anno di questo periodo arriva la fatidica letterina che mi costringe a ritirare fuori tutte le carte relative alle vecchie dichiarazioni, fotocopiare tutto e portargliele. Fino adesso, a parte quella cosa del mutuo, non hanno avuto nulla da ridire.

Del resto, lavoriamo entrambi in posti fissi, abbiamo una casa (in realtà ce l’ha la banca, noi abbiamo un mutuo), due figli…cosa dovrebbero trovare? Paghiamo le tasse non perché siamo onesti. Oddio, forse sì, le pagheremmo comunque, ma insomma le paghiamo perché i soldi ce li tolgono prima di darceli. Allora perché ogni anno mi sale il veleno ogni volta che arriva questa letterina?

Non perché abbia qualcosa da noscondere. Non perché mi costringe a fotocopiare circa 200 tra scontrini e ricevute. neanche perché mi farà perdere una mattinata per portare tutta la documentazione al solerte funzionario. No! La questione è un’altra. “Solerte funzionario“, mi verrebbe da chiedergli, “io ti fotocopio tutti gli scontrini della farmacia, le ricevute del dentista, quelle del nuoto di Elisa e quelle del calcio di Lele. Ti faccio vedere il bonifico alla onlus con cui ho un bimbo in adozione a distanza, le ricevute dall’assicurazione, il famigerato calcolo degli interessi del mutuo. Ti porto tutto. Tu, se fai le cose per bene, se controlli tutto per filo e per segno, ci metterai almeno una mattinata.  Siamo sicuri che in questa mattinata non avresti proprio nulla di più sostanzioso da controllare? Siamo sicuri che andare a controllare due redditi fissi sia la cosa più interessante per le casse dello stato che potete fare?” Questo vorrei domandargli. Ma non so se mi piacerebbe la risposta.

Forti con i deboli e deboli con i forti. Lo specchio dell’Italia.

 

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