Ma io sul serio non mi ricordo nulla (o quasi)

La memoria è un meccanismo complesso e semplice allo stesso modo. Ma funziona allo stesso modo per tutti? Perché alcuni ricordano particolari ininfluenti ed altri invece dimenticano anche quello che hanno mangiato la sera prima? Vale per tutti in ogni caso che ci sono ricordi indelebili, quelli che marcano un prima ed un poi. Singole giornate, eventi unici che fanno da spartiacque, di cui ci rimane la memoria anche del più piccolo dei particolari. Poi c’è questo fenomeno buffo per cui gli anziani ricordano le cose antiche, ma dimenticano quelle recenti. Ma volendo provare a fare una distinzione generale, quali sono le cose che tendiamo a scordarci e quelle invece che ci rimangono dentro nei secoli dei secoli? Secondo me la cosa più saggia l’ha detta questa Maya Angelou

Effettivamente è proprio così: è facile dimenticare una nozione, una cosa che ci hanno detto, spiegato, una cosa che abbiamo imparato studiando, più difficile dimenticare una sensazione, come ci siamo sentiti con una determinata persona, cosa abbiamo provato. Vale per tutti, persino per un distratto come me, che dimentica qualsiasi cosa. Possiamo scordarci la perifrastica attiva, non certo il terrore che ci incuteva la prof quando doveva interrogarci. Possiamo forse dimenticare il nome di quella ragazza sulla spiaggia, difficilmente dimenticheremo come ci sentimmo durante il primo bacio. Poi ovviamente ci sono varie eccezioni. Non è un mistero ad esempio alcuni più sensibili di altri (o semplicemente permalosi?) fanno più fatica di altri a dimenticare certe cose.

Soprattutto le donne hanno questa caratteristica. O almeno, sono certamente così le donne della mia vita. La mia dolce metà è capace di ricordarsi cosa indossava al matrimonio della cugina del fratello del nostro amico a cui andammo nel 92. Misteri imperscrutabili per me, che farei meno fatica ad imparare un manuale di astrofisica! Poi certo, a volte la memoria o meglio la mancanza di essa, può essere un comodo alibi, anche se spesso poco creduto. Perché, appunto, se una è in grado di ricordarsi le scarpe che aveva ai piedi in quella determinata circostanza accaduta ventisette anni prima, avrà difficoltà a credere che tu non ti sei ricordato, che so, di prendere quella cosa o di chiamare quella persona che ti aveva detto di fare solo qualche giorno fa.

Ammettiamolo, a volte ci giochiamo un po’ con le dimenticanze. Ma in realtà soltanto un po’ perché io per esempio davvero non mi ricordo proprio mai nulla. E non faccio grande distinzione fra ciò che mi converrebbe ricordare e quello che effettivamente sarebbe meglio dimenticare. E oltre alla dolce metà ci si mette anche FB a ricordarmi tutte le minchiate che scrivo giorno per giorno, visto mai mi dovessero passare di mente. Eppure anche il GDPR sulla privacy prevede un diritto all’oblio! Io mi scordo tutto in maniera uniforme, sono ecumenico in questo, senza alcuna distinzione. A parte i risultati delle partite della Lazio, ovviamente, ma quella è un’altra storia.

Dimentico e per questo non porto rancore. Anche se quello forse dipende più dal dare la giusta importanza a quello che dicono/fanno/pensano gli altri, al peso che dai alle loro opinioni nella tua vita. Io dimentico. Poi magari mi viene la gastrite, ma anche quello è un altro discorso. A volte saper ricordare è un bel vantaggio e una grande dote. Ma datemi retta, a volte anche dimenticare non è poi così male.