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La strada di casa

And I’ve done nothing wrong, but I can’t find my way home

Ma partiamo da un’altra canzone. Forse non altrettanto bella, ma sicuramente anche questa molto attinente al tema. E mi scuserà il buon Rod Stewart se me la prendo in prestito storpiandone il titolo: The last cut is the deepest, perché per me è andata così…il taglio più profondo, quello più doloroso non è stato il primo, ma l’ultimo. Oggi abbiamo venduto la casa dei miei genitori, la casa in cui siamo nati e cresciuti mio fratello ed io. Quest’ultimo mese l’abbiamo passato a dare via cose: prima i parenti, poi i mercati dell’usato, le seconde case, te lo regalo se te lo vieni a prendere. E poi da ultimi, discarica e cassonetti. Con la fatica fisica a nascondere quella del cuore, dando via ogni giorno un pezzetto di passato, una storia, un ricordo.

Una specie di terapia del dolore, che però alla fine non anestetizza, anzi acuisce i sensi, come un fuoco che si alimenta giorno per giorno, aumentando d’intensità il calore. Fino a oggi, quando devi arrenderti alla realtà dei fatti. Quel luogo non sarà più tuo. Quel posto dove hai vissuto i ricordi dell’infanzia, quella stanza dove hai passato l’adolescenza, quel giardino dove giocavi a pallone, dove hai festeggiato mille e mille occasioni, quel luogo dove tornavi quando volevi sentirti “a casa”. Quello lì. Non c’è più. Sarà strano passarci davanti. Sarà inevitabile visto la vicinanza a dove abito ora, ma sarà davvero strano.

Quello che abbiamo potuto l’abbiamo conservato, certi oggetti, insieme ai ricordi resteranno con noi. Ma quello è il contenuto, il contenitore non ci sarà più. Io poi ho sempre detto che non mi affeziono alle cose. Non è un merito o un motivo di orgoglio, semplicemente non ci riesco. Non mi affeziono alle cose e nemmeno alle case o almeno così pensavo. Ma ora ho capito. Non mi affeziono semplicemente perché tutte le altre non hanno mai pareggiato la prima.

Da una certa prospettiva ora che quella casa non ci sarà più sarà ancora più semplice: perché non ci sarà più nessuna way home da trovare. Voltiamo definitivamente pagina. L’unica cosa certa del futuro è che non sarà come ce l’eravamo immaginati, l’unica cosa certa del passato è che non tornerà più. Viviamo il presente, trattendendo i dolci ricordi, sognando nuovi progetti. E cerchiamo di essere felici, con gli uni e con gli altri.