Insomma, lo capisco, per te non dev’essere stato facile. Quando si è in tanti, guadagnare l’affetto dei genitori, cercare di emergere, fare la fila la mattina per andare in bagno. Vuoi farmi credere che non è vero?
Ma non ti devi vergognare, non sono cose che uno racconta volentieri, però mi immagino che i soldi non bastavano mai, mangiavate tutti insieme, dormivate in due in un letto. Doversi mettere i vestiti che non stavano più bene ai più grandi, giocare solo con i giochi usati, andare a scuola con le cartelle che i fratelli non usavano più. Chi me l’ha detto?
Ma no, nessuno, però me lo immagino. Ah, non è così? Come? Mi stai dicendo che sei figlio unico? Come mi è venuto in mente che avevi tanti fratelli? No, sai credevo che…Proprio non ti spieghi da cosa posso aver pensato che…Ma scusa, se uno si mette le iniziali sulla camicia…ho pensato: ma questi, dentro casa, quanti devono essere?
