Gianni e il senso della neve

Noi romani siamo persone aperte al cambiamento, ma sappiamo ancora stupirci: nel giro di una settimana siamo passati da “Oddio la nave” a “odio, la neve”. Certo, ora ci dicono che avremo una grave carenza di gas. E va be’, che sarà mai? Vorrà dire che il nostro amato sindaco emanerà un’altra ordinanza in cui ci dirà che non è più vietato scoreggiare in ascensore.  E dopo “marciare per non marcire” lo slogan sarà

Avete visto quant’è bravo con una pala in mano? Del resto uno che per anni ha avuto la mano a paletta, mica può essersi scordato tutto. E poi quella storia di girare con le catene…eh, quanti ricordi! Poi, per stemperare un po’ il clima rigido ha raccontato quella dei negri e dei pneumatici, suscitando l’ilarità irrefrenabili di tutti i fascistoni i suoi assistenti.

Effettivamente bisogna anche capirlo. Che a Roma Nord nevicasse così tanto potevamo pure aspettarcelo ed eravamo preparati. Quello che ci ha colto di sorpresa è stata la nevicata a Roma Sud. Ma come, ma a sud non fa caldo? Ha chiesto il povero Gianni ai suoi più stretti camerati, collaboratori. Così ha scritto di suo pugno un ordinanza, in cui dispone, fino a nuovo ordine (o era Ordine Nuovo…va be’ non stiamo a puntalizzare) la “chiusura di tutte le squole e gli ufici pubblichi”. Che uomo, che tempra!

Spezzeremo le reni alla neve! Marciare (con i Moon Boot) per non marcire! Gli hanno detto che l’ottimismo è il sale della vita e lui subito lì a buttare il sale da cucina dal balcone. Quel balcone che poi a lui piaceva tanto da bambino. Perché quando c’era lui, cari miei, le nevicate arrivavano in orario, altre che storie!