10 motivi per cui (non) voterò no

Perché mio cugino ha detto che una volta Renzi gli ha violentato il gatto. Ma i giornali, schiavi del PD, mica le scrivono queste cose.

Perché il testo autentico del quesito referendario, era “anche per lei soltanto in due, oppure in quattro anche scribàcchi confaldina? Come antifurto, per esempio. Perché il dito lo prematura ma allora io le potrei dire, anche con il rispetto per l’autorità, pàstene soppaltate secondo l’articolo 12, abbia pazienza, sennò posterdati, anche un pochino antani in prefettura?” Ma gli estensori del referendum, schiavi del PD, mica le dicono queste cose.

Perché è vero, se vince il sì non avremmo più il bicameralismo perfetto, non avremmo più le province, sarà abolito il Cnel. Ma la fame nel mondo? E le cura contro il cancro? E il prezzo delle ciliege fuori stagione? Ma i fruttivendoli, schiavi del PD, mica lo dicono quanto costano.

Perché una volta Renzi ha fatto una puzza in ascensore. Non me l’ha detto nessuno, ma una volta dev’essere successo per forza. Ma il portiere, schiavo del PD, mica le dice queste cose.

Perché hanno messo il voto a dicembre, quando le giornate sono più corte e fa buio presto, così la gente ha sonno e non va a votare. Ma il meteo, schiavo del PD, mica le prevede queste cose.

Perché quando ero in quinta la maestra mi ha insegnato le province. So perfino dov’è Isernia. E pure Biella. E ora che le ho imparate così bene, me lo volete abolire?

Perché la figlia della sorella (era gobba pure quella, era gobba pure quella) lavora al Cnel.

Perché Renzi è convinto che nell’amaro benedettino ci sta il segreto della felicità.

Perché a me piace il ping pong. E questo andare alla Camera e poi al Senato e torna alla Camera e poi ritorna al Senato e vai su e torna giù, vai a destra e torna a sinistra. Senza passare dal via e ritirare le venti mila lire. Starei ore, ma che dico ore. Starei giorni, ma che dico giorni. Starei mesi, ma che dico mesi. Starei anni a guardarlo. Tanti, tanti anni!

Perché io mi fido di Beppe. E di Baffino. E di Silvio. E di Brunetta. E di Gasparri. E di Salvini. E di Pacciani. Ah no quello era compagno di merende di Renzi. Ma la cosa fondamentale è che loro mica sono schiavi del PD!

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