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A chi l’ora solare? A noi!

E così ci appropinquiamo di nuovo a questa stratosferica rottura d scatole del cambio dell’ora. Ho già scritto altre volte che odio l’ora solare, il buio alle quattro del pomeriggio, l’idea che poi tra qualche tempo dovremo tornare all’ora legale e starò rimbambito per due settimane per la sveglia anticipata, il dover cambiare l’orologio della macchina che ogni volta mi impicco a capire come si fa.

Quest’anno però, per tenere alto l’umore dei cittadini e confermare il suo gradimento nell’elettorato, la nostra grande premier ha lanciato l’iniziativa, “spostiamole insieme”. Le lancette, ovviamente. Anche perché ultimamente in altri tipi di spostamenti non le è andata troppo bene. C’è tempo fino alle a stanotte alle 24, è sufficiente compilare il modulo presente nel sito della presidenza del consiglio e fra tutti i partecipanti verrà estratto a sorte un fortunato vincitore.

Cosa si vince? Un nuovo ministro della cultura? Ma no, molto di più! Il fortunato vincitore si vedrà bussare alla porta stanotte alle 2 e 59, dalla premier in persona che verrà a spostare tutti gli orologi di casa di un’ora indietro. D’altra parte lei è una che ama guardare indietro, molto indietro, quindi perché stupirci?

Ma non è un’idea fantastica? Non ve lo aspettavate eh! Dopo aver offerto la colazione a tutti, dico tutti i pensionati d’Italia (3 euro, cappuccino e cornetto) ecco quest’altra fantastica iniziativa. Dall’altra parte dell’oceano Elon Musk fa una lotteria da un milione di dollari fra tutti gli elettori di Trump, poteva l’italico ingegno essere da meno?

Quindi se sarete svegliati nel cuore della notte, non vi preoccupate. A chi l’ora solare? A noi!

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L’ora solare è bella, ma non ci vivrei

Io odio l’ora solare. Odio le giornate in cui alle quattro e mezza di pomeriggio è già notte. Dice, “ma altrimenti la mattina è buio“. Ma perché, che dovete fare la mattina? Andate in giro per negozi alle 7 della mattina? Vi incontrate con gli amici e fate una passeggiata in centro? Chissene importa che la mattina è buio! Invece la sera, dopo una giornata di lavoro, avere un’ora di luce in più sarebbe una bella comodità. E poi ci risparmieremmo la seccatura di dover rispostare gli orologi a marzo.

Ma poi, perché proprio tra le due e le tre di notte. Se proprio dobbiamo spostare le lancette, facciamolo di giorno. Che so, tra il primo e il secondo tempo, magari se la tua squadra perde: “no, guarda mi dispiace, stai vincendo, però non sono le 16, sono le 15, quindi dobbiamo giocera ancora altre due ore.” In quel caso forse. Invece tutti a dire “va be’ ma dormiamo un’ora in più“. Ma voi sentite tutta questa esigenza di dormire un’ora in più? Se proprio dobbiamo fare finta di regalarci un’ora, almeno sfruttiamola per attività più divertenti. Mangiamo, beviamo, giochiamo a pallone, guardiamo un film, ascoltiamo musica, facciamo l’amore. Per dormire, da qui all’eternità, ne avremo di tempo!

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