Credi all’oroscopo? Mi hai chiesto. Ma come faccio? Cioè, dovrei credere che stelle e pianeti si dispongono in modo tale da influenzare quello che mi capita? Posso ammettere che quello che fai tu o il vicino di casa, le dichiarazioni di Salvini, il risultato della Lazio, incidano sull’umore, i fatti e le circostanze della giornata. Ma la luna mi sembra troppo distante. Per non parlare di Saturno.
Una volta mi capitava di leggere l’oroscopo, sperando sempre in qualche auspicio benefico. D’altra parte, voi preferireste cominciare la giornata leggendo qualcuno che vi preannuncia il riacutizzarsi dei diverticoli oppure qualcuno che è pronto a giurare che vincerete un milione al superenalotto? Risposta esatta. Alla fine penso che sia questo il motivo per cui tanti leggono l’oroscopo. In fondo speriamo sempre in una pacca su una spalla, in un incoraggiamento. Oppure, se le cose non vanno come dovrebbero, per trovare il vero colpevole: l’anima gemella tarda? I soldi sono pochi e i problemi tanti? Colpa di quel fetente di Saturno, lo sapevo io che oggi conveniva rimanere a dormire.
D’altra parte la predisposizione d’animo che ci rende aperti alla possibilità che le circostanze possano migliorare, che in fondo anche a noi possa capitare che i pianeti si allineino come si deve, non è da disprezzare. C’è chi crede al ponte sullo stretto, chi pensa di poter andare a sciare a Roccaraso, a questo povero Saturno, non gli vogliamo dare neanche una possibilità? Ma poi pensate la comodità: se la mattina svegliandosi il leone e la gazzella, leggessero l’oroscopo e sapessero già come va a finire, magari eviterebbero di correre.
Quindi d’accordo, posso anche provare a credere nell’oroscopo. Ma come minimo, lui deve credere in me!
