Secondo le teorie evoluzionistiche, per milioni di anni una linea di protozoi ha combattuto guerre chimiche con altri enzimi per affermarsi e proseguire la linea della propria discendenza. Gli esseri protocellulari, le piante, le amebe, i pesci, gli anfibi, i rettili e dopo chissà quante migliaia di generazioni, i nostri antenati mammiferi, nascosti nel cavo degli alberi per sopravvivere a zanne ed artigli, ad alluvioni e frane, il freddo, la fame, le malattie.
Fra questi primi mammiferi alcuni hanno continuato la linea evolutiva, hanno assunto la posizione eretta, il pollice opponibile, hanno perso peli e acquistato vestiti, hanno sviluppato la capacità di creare strumenti e sistemi per comunicare fra loro, per tramandare i saperi e far sì che le esperienze del singolo diventassero patrimonio genetico della specie. La creazione riflette su stessa, nasce l’autocoscienza
Tutto per portare attraverso il tempo e lo spazio un filamento di dna che si è evoluto in milioni di anni, attraverso milioni di individui. Uno dopo l’altro, generazione dopo generazione, per modificare e migliorare la specie, selezionando i geni, scegliendo quelli più adatti e più capaci, portando avanti i migliori.
E poi, alla fine di quest’odissea immane, una parte di noi, una buona parte, ha fatto sì che il duo comico Salvini Di Maio guidasse il nostro Paese.
Darwin, ma eri proprio sicuro sicuro?