L’estate sta finendo…cantavano i Righeira qualche anno fa. Ma a giudicare dal caldo di questi giorni, in realtà penso che ne avremo ancora per un bel po’. E non è che la cosa poi mi dispiaccia. In ogni caso, ne avete ancora di tempo libero per un buon libro? Se la risposta è sì, ecco a fagiolo un consiglio di lettura non richiesto.
Ohio di Stephen Markley è giusto il libro per concludere alla grande questa stagione vacanziera. Un romanzo perfetto per chi come me ama le atmosfere dell’America profonda: quattro personaggi, quattro voci narranti che raccontano una notte nella città di New Canaan, ideale metafora della periferia americana. Andando avanti nella lettura però si comprende che non sono 4 storie separate, ma come fossero telecamere riflettono e raccontano la stessa realtà dai diversi punti di vista.
C’è l’America di oggi, insieme a quella dell’11 settembre, c’è la solitudine e l’amicizia, quella profonda, che nasce nonostante tutto, che rimane anche nelle distanze che il tempo inevitabilmente scava fra i quattro giovani adulti. La guerra in Iraq e la crisi dei subprime che distrugge i risparmi di una vita. Le droghe per fuggire da una realtà difficile e un senso religioso che permane in mezzo a mille contraddizioni.
La realtà dell’oggi unita in modo inscindibile con quella di ieri, con il percorso che ognuno dei 4 ha compiuto per arrivare a quella notte. E come un puzzle ogni elemento ha un suo posto determinato o forse meglio, come un cerchio perfetto in cui tutte le linee si chiudono, questa romanzo potrebbe scatenarvi la voglia di leggerlo due volte. La prima per capire come vanno a finire le storie, la seconda per cogliere appieno come si intrecciano in maniera mirabile fra di loro. Scoprirete così che si parte quasi dalla fine e l’ultima voce inizia e chiude il percorso circolare che vi dicevo.
A me almeno è capitato così. E non sono riuscito a smettere fino al termine della seconda lettura. Forse, non avessi avuto altro, avrei anche ricominciato nuovamente, tanto l’autore riesce ad immergere il lettore nella storia. L’epilogo poi dà la chiave di volta e svela l’andamento complessivo, anche se nella rilettura ci si può arrivare da soli.
Leggetelo e ditemi se non ho ragione. Uno dei libri più belli degli ultimi anni.