Quest’otto marzo è anche per te. Per te a cui non dovevo mai spiegare nulla. Che mi hai capito più e meglio di chiunque altro. Per te che amavi i fiori, ma odiavi le mimose. Che ci sei stata sempre e sempre ci sarai. Per te che sei nei miei pensieri insieme a e prima di ogni altra cosa. Che non eri la mia donna, ma era come se lo fossi. Per te che non chiedevi mai, perché sapevi già. Che non dovevo nulla, perché dovevo tutto. Per te che eri stonata, ma ti piaceva canticchiare. Ecco va, canticchiamo insieme…
e così, e così, e così
io resto qui
a darle i miei pensieri,
a darle quel che ieri
avrei affidato al vento,
cercando di raggiungere chi…
al vento avrebbe detto sì.
Che immagini forti mi hai risvegliato.. Mamma non ci lascia mai anche quando non c’e’ visivamente! Mi hai emozionato, grazie per le tue parole.
E’ così! Grazie a te! 🙂
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