Nel momento in cui la mutanda tira (certo quella della femen che ha attaccato Mario Draghi aveva molto più appeal delle mie, ma del resto io mi vanto sempre di avere un fisico da lanciatore di coriandoli, quindi qualcosa in comune con la suddetta fanciulla tedesca ce l’ho anche io) mi sembra giusto riportare su questo post. Soprattutto perché 7 mesi dopo (mamma mia, 7 mesi…faceva in tempo a nascere un bambino, seppur prematuro!) ho realizzato quello che scrivevo qui. In quella stanza di ospedale, sotto i fumi (anzi la flebo) di morfina, avevo detto a me stesso che avrei ricominciato a tirare calci ad una palla. E così è stato. E vaffanculo a tutto! Al momento di merda, all’amarezza che non se ne vuole andare, alla sensazione di inutilità, alla caviglia che si gonfia. Vaffanculo! Ho ricominciato a giocare, ho segnato e ho pure vinto. La vita è bella, nonostante tutto
Come il mio amico Gintoki ho deciso deliberatamente di appioppare una bel titolo fuorviante a questo post. Ma non per scatenare pruriginose curiosità, come biecamente usa fare quel gattaccio di cui sopra per attrarre gatte curiose nella sua tana. No. I motivi sono altri. Il titolo dev’essere per forza fuorviante, perché per raccontarvi quello che mi è capitato in questi ultimi 3 giorni avrei dovuto ammorbarvi con un post davvero, ma davvero noioso.
Ad esempio avrei potuto scrivere sulle coincidenze che ci portano ad essere nel posto sbagliato al momento sbagliato. Vi avrei potuto raccontare di come le circostanze a volte si alleano per danzare intorno a noi, invitandoci ad un ballo a nostra insaputa. Un ballo che inevitabilmente si conclude con un bel capitombolo che ci fa ritrovare con il culo per terra.
Altrimenti avrei potuto intrattenervi sulla fugacità del tempo che passa. Sul fatto che, ahimè, a vent’anni…
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Che splendido ironico proposito!
Buona fortuna e se ti può consolare: anche io sono ipocondriaca
Sono le droghe che ci rovinano, sempre detto 😉