Frigidità sentimentale

– Ogni tanto mi chiedo cosa mai stiamo aspettando.
Silenzio
– Aspettiamo che sia troppo tardi, madame
Alessandro Baricco, Oceano Mare

Studiando insieme ai figli tornano alla mente cose dimenticate e se ne scoprono di nuove. Ad esempio, l’altro giorno, con Elisa rivedevamo insieme Scienze (materia, per altro, che mi era indigesta allora…e rimane indigesta anche ora!) e si parlava di genetica, di incroci, piselli rossi e piselli bianchi, varianti dominanti e recessive. Fra le altre viene fuori questa cosa particolare: la talassemia, o anemia mediterranea probabilmente non è stata debellata, a differenza di altre malattie che avevano una trasmissione ereditaria, perché i portatori sani risultavano immuni alla malaria, altra malattia molto diffusa e molto più pericolosa.

E’ come se il corpo, per evitare il pericolo di essere colpito da una malattia grave, preferiva piuttosto portare in sé una malattia, per lui innocua, ma molto pericolosa per gli eventuali figli. A volte sappiamo (anche inconsciamente) essere molto egoisti, perfino rispetto ai nostri figli. Infatti queste cose non sono scelte consapevoli dei singoli individui. Probabilmente qualcuno che ne sa più di me su queste cose potrebbe spiegare molto meglio questo fenomeno, che però, più ci penso e più mi sembra poi non così raro. Pensiamo solo alla questione ambientale. Con i nostri comportamenti siamo portatori sani (sani si fa per dire), di svariati disastri che inevitabilmente pagheranno le future generazioni. Se ci spostiamo in economia oramai lo scontro generazionale fra chi difende i propri diritti acquisiti (che in realtà non sono altro che privilegi) e chi non se li potrà permettere, è evidente.

Ma parliamo invece di sentimenti.

Gassman diceva che il male del nostro tempo è la frigidità sentimentale. E in effetti il contesto in cui viviamo sembra volerci insegnare che per vivere bene è meglio non avere grandi passioni. Sugli amici ci si può contare, ma fino ad un certo punto, i parenti lasciamoli stare che sanno solo rompere, i colleghi occhio che vogliono solo fregarti. L’amore non esiste (questo l’ho pure scritto l’altro giorno). E sempre l’altro giorno mi son sentir dire “io non mi fido più di nessuno”, da una persona di cui mi fido ciecamente. In politica destra e sinistra sono uguali. Avere un cane? Che sei matto e poi in vacanza come fai. Allo stadio? Ma perché ancora vai dietro a quei ragazzini viziati? I concerti oramai sono troppo cari e poi alla Palaeur non si sente nulla.

Ma sì, spegniamo tutte le passioni, senza dubbio così evitiamo la malaria. Noi portatori sani siamo molto saggi. O così ci atteggiamo. Ne abbiamo viste molte, ne abbiamo vissute troppe e quindi ci mettiamo in cattedra e vorremmo spiegare agli altri come si fa. Come si vive, cosa vale la pena e cosa no. Senza approfondire che razza di vita sarebbe questa, l’aspetto più inquietante, è proprio quello ereditario. Perché noi saremmo pure portatori sani, avremmo anche fatto gli anticorpi necessari a convivere con questa malattia, ma cosa trasmettiamo a loro? Cosa impareranno guardandoci?

Che per non soffrire è meglio cauterizzare i sentimenti. Che per non illudersi è meglio non sperare. Che le emozioni vanno bene, ma senza esagerare (tanto poi è facile riattivarle, magari con qualche pasticca colorata e un bicchiere di più). Portatori sani di tutto il mondo, attenzione quindi. Forse a  volte conviene correre il rischio di ammalarci noi. Per non rovinare definitivamente loro.

Ma non ti accorgi che è solo la paura che inquina e uccide i sentimenti…

13 thoughts on “Frigidità sentimentale

  1. No, che smorzi, passioni, passioni, dobbiamo averne, abbeverarci alle passioni, sono quelle che ci stimolano a percepire la bellezza, bisogna essere in esercizio, allenati, pronti a scattare, tonici. Appassioniamoci, appassionatevi, chi non s’appassiona è perduto…

  2. Bellissimo post, io e quelli della mia età ormai ci sentiamo portatori sani di sfiducia nei confronti di tutto. Altro che la valanga di aforismi motivazionali su facebook, è uno stato d’animo che si è impiantato dentro e l’unico modo per uscirne penso sia il cercare di rimanere se stessi.. nonostante tutto.

  3. Ti dico come sono io: una che ama senza condizioni, la frigidità in questo campo, ovvio non solo sentimentale, non mi tocca neanche un pò…sono una che ama senza paracadute e per questo non sai che tranvate ho preso, quante volte mi sono spiaccicata a terra; ma sono l’Araba fenice e rinasco ogni volta, me ne frego delle ferite e riparto. Manco la menopausa m’ha fatto diventare “frigida” …..Crediamoci e niente cauterizzazione.
    Qualche minuto fa ho postato una frase che si potrebbe legare a questo tuo bellissimo post.

  4. ma sai che non so neanche io quando ho smesso? adesso mi prendo solo il bello, finché dura voglio sia nella felicità.

  5. Epperò io nonostante tutto ancora mi butto e nonostante tutto ancora mi faccio male, sempre, tanto. A parole sono un asso, a dire basta mai più, bravissima davvero, poi, appena vedo uno spiraglio di felicità mi ci fiondo con l’ingenuità di Heidi. E io so, mica per sentito dire ma perchè ho tutti i segni addosso. Non so se riuscirò mai a smettere, troppo il desiderio di qualcosa di davvero bello per cui valga la pena essere caduti ogni volta.

  6. I piselli erano gialli e non rossi 🙂

    Se provo a guardare il mio cuore, vedo un pulsare non frigido ma selettivo. Scelgo con cura a chi dedicare il mio cuore per non rischiare di vederlo smettere di pulsare … devo però ancora affinare la tecnica di selezione.

  7. Quanto hai ragione…
    Dal canto mio sono una persona molto sensibile e di conseguenza emotiva fino al midollo. In un mondo utopico sarebbe anche una bella caratteristica, ma al giorno d’oggi è solo un peso morto. Si perché “mica vorrai esprimere i tuoi sentimenti”? No, sia mai. Purtroppo ammetto che io per prima non apprezzo questo mio carattere, che spesso mi mette a nudo, mi mette in difficoltà, perché in questo mondo di frigidi zombie, troppo presi dalle loro faccende per accorgersi della bellezza che ci circonda, troppo presi da se stessi per tendere una mano al prossimo, le persone sensibili sono deboli. I sentimenti sono deboli. Ma non mi importa. Io piango davanti al telegiornale, mi emoziono guardando un bambino, mi fanno tenerezza i papà e mi fanno sognare le fiabe. Questo equivale ad una condanna assicurata. Ma… correrò il rischio. D’altronde questo vuol dire “vivere” no?

  8. Mah… La paura non ha nulla da spartire con la frigidità sentimentale. Inoltre la passione è una cosa, i sentimenti un’altra. Semplicemente non si ha l’esigenza di legarsi, di impegnarsi, di amare. Come la frigida che non ha interesse per il sesso, perché non prova piacere. Non c’è niente di male a non voler amare. Si può anche solo voler bene, senza troppe pretese. Siamo liberi, amiamo la libertà, proviamo piacere solo in questo. Ed è una bella cosa. Basta con questi stupidi sentimentalismi e amori malati, morbosi e ammorbanti. La passione invece, non dovrebbe mancare mai, in quanto spinge all’azione, è fonte di stimoli che ci tengono in vita. Amen

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