Fa caldo. Eh sì, fa proprio tanto caldo. Però consoliamoci: almeno il solerte Ministero della Salute, ci fornisce un utilissimo vademecum per affrontarlo al meglio. Dei consigli utili, ma che dico utili, vantaggiosi, ma che dico vantaggiosi, F O N D A M E N T A L I! Come faremmo senza? Come avremmo mai potuto affrontare questa prova sovrumana senza il distillato di saggezza di questi geni del ministero?
Che però come tutti i geni usano termini tecnici, anche un po’ criptici, si dilungano, la prendono un po’ alla larga. Ecco perché ho pensato di sintetizzare queste linee guida in cinque consigli spassionati. E anche un bel po’ minchioni (quindi nulla di originale perché erano già molto minchione anche le linee guida del ministero!)
– fanno 40 gradi all’ombra? Statevene a casa. Inventate scuse: dite che il criceto ha un’unghia incarnita, che vi si è allagato il bidè, che il divano è caduto in depressione e non può stare solo, insomma, fate lavorare la fantasia. Ma soprattutto, se proprio dovete uscire, lasciate perdere la pelliccia di orso e il colbacco di castoro. Io eviterei anche i Moon Boot. Certo, dovesse fare una nevicata improvvisa con i sandali potreste scivolare. Ma io comunque correrei il rischio.
– bevete molto. Sì, va be’ dicono di bere acqua, ma si sa, l’acqua fa venire giù i ponti. Io a quel mezzo litrozzo di birra gelata non ci rinuncio. Poi si suda? E pazienza, su che sarà mai!
– mangiate cibi leggeri. Quindi niente fagioli con le cotiche. E anche la coda alla vaccinara la rimanderei di qualche giorno. Così come le lasagne al forno, soprattutto se il forno è quello della vostra cucina. Tutt’al più, se proprio vi viene fame, buttate giù un altro mezzo litro di birra. Facciamola lavorare ‘sta prostata, che almeno lei non suda.
– volevate spalancare le finestre per fare entrare un bel sole dentro casa? Meglio di no. Evitate. Come dite? Nonostante i consigli ieri sera avete esagerato con i fagioli e ora l’aria della vostra stanza ricorda in maniera puntuale quella di una stalla piena di capre? Pazientate. E soprattutto, ben vi sta! Così imparate a non darmi retta.
– attività fisica. Fatela lo stesso. Ma sì, fregatevane. A una bella partita a calcetto non si rinuncia certo per il caldo. Suderete? E va be’, poi fatevi una doccia (e magari usate anche qualche deodorante eh). Certo se pensavate sul serio di andare a fare jogging alle due di pomeriggio non mi sento di darvi un consiglio: piuttosto vi manderei proprio direttamente affanculo. Tra l’altro, mi viene da pensare che se davvero volete andare a correre, magari dopo pranzo, co’ sto caldo boia che fa, allora sicuramente siete gente strana. Che so magari votate per Salvini. E allora, per carità, andate, anzi, correte!
Pensa che io se non mi accorgo che fa caldo ho pure la neonata che impazzisce quando non ne può più…
ahhahahah, questo post è geniale 🙂
Ahahahahahahahahahahah. Mi piace. Ma io ai fagioli con le cotiche non rinuncio.
ma dai mica fa caldOO? che poi ci sono quelli che lo scrivono ogni 10 minuti 😉
Idiozie di tutti gli anni, giornalisti in primis…pensano che siamo ritardati e tutti gli anni ci danno giù.
La domanda è: perchè quando arrivano tempertature basse ci spaventano, quando arrivano quelle calde ci spaventano….il mondo è sempre lo stesso da “sempre….ao il caldo è caldo, il freddo è freddo.
Chissà come facevano quando non c’era la tele.
Se passi da me c’è una nomination motivata per te….