C’è un comune modo di sentire che predilige il duraturo al precario: dal mondo del lavoro, ai sentimenti, dalle opere d’arte alle grandi imprese. In effetti molte delle cose che giudichiamo di valore, derivano questo valore proprio dal fatto di essere imperiture, di essere al di là delle mode del momento. La casa costruita nella roccia, le parole scolpite nel marmo, potremmo fare centinaia di esempi. Il Colosseo sarebbe lo stesso così grandioso, così importante, così conosciuto se non avesse duemila anni? Ciò che dura vale, ciò che passa no. Eppure…
Eppure a pensarci bene i nostri legami, i sentimenti, gli amori, le amicizie anche quelle più autentiche, anche quelle più belle, più forti, anche quelle che durano da una vita, sono scritte sulla sabbia. Sono bellissime scritte, a volte sono costruzioni, sono castelli pieni torri e pinnacoli, ma poi arriva la marea e se li porta via. E il giorno dopo allora dobbiamo ricominciare. Sulla stessa spiaggia, sullo stesso mare, come diceva una canzoncina scema degli anni sessanta, ma ogni giorno siamo chiamati a costruire di nuovo.
E’ per questo che non possiamo aspettarci riconoscenza. O pretendere che quello che abbiamo fatto fino ad oggi possa servire anche domani. Tutt’al più, sapendo quanto sei bravo a costruire castelli, posso aspettarmi che anche oggi ne farai uno grande e bello, come gli altri. Ma non è mica detto. Magari oggi la sabbia è troppo asciutta. O troppo bagnata. C’è un vento che ti impedisce di innalzare i tuoi famosi pinnacoli. O semplicemente non ti va. Io so solamente che ne sei capace, se vuoi, perché mi ricordo quelli che hai fatto fino ad oggi.
Ti ricordi quant’era bello ieri? O quello dell’anno scorso? Certo che me lo ricordo, ma ora non c’è più. E tu devi farne un altro e devi farlo più bello se vuoi che domani me lo ricorderò. Me lo ricorderò e lo terrò dentro il cassetto dei ricordi, perché farà parte della nostra storia, la mia e la tua. Una storia che durerà nel tempo non perché costruiremo insieme il Colosseo, ma perché ogni giorno ci rimetteremo lì sul bagnasciuga, con paletta e secchiello a giocare con la sabbia. A scoprire insieme chi vogliamo essere, a costruire insieme l’eternità.
Tendo sempre a preferire il precario, l’effimero al sempiterno. Ho la sensazione di avere una chance in più, di poter ripensare, ricalcolare, ritoccare, rivivere, ri….. 🙂
Ogni giorno una costruzione nuova, preoccupandoci di metterci tutta la cura di cui siamo capaci, senza pensare alla durata. Sì, sono d’accordo, sono così i legami, i sentimenti, le amicizie, gli amori, la vita. e tutto cambia, ma l’essenziale resta, anche su questo concordo 🙂
bellissimo post, come se ne trovano pochi … pieno di piccole grandi verità! complimenti!
Si però cosi mi fai piangere…
Ricostruire tutti i giorni…perchè no? Altrimenti sarebbe non crescere.