“In the middle of the night, when the time is right, sexily right. I’m gonna do the right thing“.
Ogni uomo è figlio del suo tempo, dei suoi luoghi, della sua gente. Ci sono alcuni però che sembrano apparentemente figli di nessuno, semi portati dal vento, che attecchiscono in terre straniere e crescono e si sviluppano contro ogni logica. Non li riconosci subito perché fanno difficoltà ad emergere e spesso cercano anzi di nascondersi, provano a non dare nell’occhio. Almeno fino ad un determinato momento.
L’altro giorno un amico, grande patito delle Hawaii, mi raccontava la strana storia di una pianta, la “Spada d’argento” (in hawaiiano Ahinahina, in inglese Silver Sword) che cresce solo nell’isola di Maui e in nessun altro luogo al mondo. E’ la mutazione di una pianta californiana, portata su quelle isole dal vento dell’Oceano. La particolarità è che gli esemplari più belli crescono ad un’altezza superiore a 2 mila metri nel cratere dei vulcani spenti, in un ambiente terribile, fra ceneri vulcaniche e lava.
Questa pianta per vent’anni cova al suo interno l’embrione di un unico fiore straordinario, che sboccia improvvisamente durante una notte, l’ultima vissuta dalla pianta. All’alba del nuovo giorno infatti la spada d’argento mostra al mondo il frutto di vent’anni di lavoro: un fiore alto circa due metri, fatto da innumerevoli boccioli rossastri che affideranno al vento i semi per altre piante. A quel punto il suo compito è compiuto, la pianta sfiorisce rapidamente e nel giro di poche ore muore.
Gli inattuali, quelli fuori dal coro, quelli che sembrano nati per sbaglio, sono come semi portati dal vento. Vivono nascosti in mezzo alla folla finché un giorno, o forse una notte, all’apparenza uguale a tutte le altre, faranno fecondare la loro lunga attesa dando vita a dei frutti splendenti. La nostra fortuna sarebbe quella di essere presenti e di fare da levatrici proprio in quel determinato momento, così da veder nascere una stella. La cosa giusta, al momento giusto.
E non importa se quella stella brillerà solo per una notte, se quei frutti dureranno per sempre o solo un giorno come per la Ahinahina. La cosa importante è che questi frutti affideranno al vento i loro semi, così da valicare ancora una volta il tempo e lo spazio, conservando intatta la possibilità di continuare la scintilla della vita.
Ammazza quanto sei saggio, oh…
Giuro, quando scrivi queste cose e le scrivi così bene e dici tutto quello che di giusto si può dire, io non so come commentare.
Perché non c’è nulla da aggiungere ad un post già così perfetto. Bravo!
Grazie, grazie…troppo buona
Che bello sto’ post!!!
Ciao ti va di passare sul mio blog? 🙂
Bellissimo! La curiosità della pianta hawaiana è un tocco di classe – per altro, grazie dell’informazione, non ne sapevo nulla.
Grazie! (Eri finita nello spam…ma com’è possibile sta cosa? Già era successo e ovviamente ti avevo tolta…mah!)
Ci passo sì! Mi eri finita nello spam…questo wordpress fa i capricci!
la natura stupisce là dove l’uomo non ha più nulla da dire…
Grazie 🙂
Ci sono passato, anche se più che io, dovrei farci passare la mia dolce metà!
A patto che non si muoia subito dopo 😊