Quando le persone smettono di credere in Dio, cominciano a credere a qualsiasi cosa (G. Chesterton).
L’occidente come entità geografico-politica è sempre più malato di populismo. Due elementi secondo me più di altri stanno determinando questo fenomeno: la paura per la pressione del sud del mondo povero (che si manifesta violentemente con l’Isis e drammaticamente con le folle di disperati che fuggono da fame e carestie), la crisi economica che ha impoverito le classi medie. Di fronte a questo si capisce che ha buon gioco chi offre soluzioni miracolose, low coast, senza chiedere in cambio nulla tranne il voto. I leader ed i movimenti populisti fanno questo da sempre: dicono quello che la gente si vuol sentir dire. Ovviamente non sono in grado di realizzare nulla di quello che promettono e spesso lasciano situazioni peggiori di quelle che avevano lasciato. Ma tant’è! La storia sembra non insegnare nulla.
“Usciamo dall’Europa e ridiventeremo ricchi” vale come “il milione di posti di lavoro“. “Manderemo via tutti gli immigrati” somiglia a “meno tasse per tutti“, oppure “reddito di cittadinanza“. Soluzioni semplici a problemi complessi. Credere a questi imbonitori è un po’ come puntare i risparmi su chi promette di farti vincere la lotteria o farsi prevedere il futuro da qualche ciarlatano. Perché questi sono! Ma il bello è che, secondo me, sotto sotto lo sa anche chi li vota. Il fatto che la Brexit o la vittoria di di Trump siano venute fuori contro ogni sondaggio è indicativo. Le persone che fanno queste scelte tendono a non ammetterlo pubblicamente. Trovatemi oggi uno che affermi di aver votato Berlusconi! Eppure quasi un italiano su tre lo votò e non una volta sola.
Ma la gente non è stupida. Può essere disperata, incazzata, depressa, sfiduciata, ma non è affatto stupida. E quando ci sono alternative credibili, improvvisamente torna razionale. Il guaio è quando queste alternative non ci sono. Quando chi ha responsabilità politiche si stacca dalla realtà o sfacciatamente pensa di perseguire i propri obiettivi (più o meno leciti) con arroganza e superficialità. Aver ridato fiato a dei minus habens come quelli della Lega, aver fatto nascere e moltiplicare un movimento senza né capo, né coda guidato da un comico, continuare a tenere in vita (politica) un personaggio come Berlusconi, sono responsabilità enormi del Partito Democratico. E mi dispiace che anche Renzi abbia ripercorso lo stesso iter di chi l’ha preceduto. Continuo a pensare che questo governo abbia fatto più di quanto abbiano fatto gli altri negli ultimi quindici anni, ma se come sembra il no vincerà (ed io spero ancora che non sia così) sarà una sua personale responsabilità politica.
Le tue preoccupazioni sono le mie preoccupazioni. Certo è che qualsiasi proposta deve sottostare a talmente tanti veti incrociati che siamo finiti in un circolo vizioso ed il paese è bloccato. In fondo è stato così anche per Berlusconi. Non discuto nemmeno se tutto quello che sta dietro al si sia giusto o fatto bene. So per certo che molti di quelli che stanno dietro al no (inclusa minoranza PD) sono i padri della paralisi degli ultimi 30 anni. So per certo che il fronte del no è così disomogeneo che non riesco a capire come possano promettere che loro farebbe meglio le riforme. So per certo che i nuovi “partiti” senza storia e struttura sono esposti alla corruzione più di quelli storici. Poi il resto lo sai, l’ho scritto forse confusamente nell’ultimo post…
Bravo Giac. Io sono mooolto preoccupata per l’elezione di Trump, chiunque ma non lui. L’opinione che ho di questa fetecchia d’uomo è da censura, ho più considerazione per un verme solitario.
E sono altresì preoccupata per l’aria che tira in Europa… per l’Italia spero in un intervento divino anche se penso che sarà molto improbabile.
Azzeccatissimo l’accostamento a Ivano e Jessica. Tra l’altro Melania, intervistata recentemente ha dichiarato con orgoglioso candore che lei è il suo Donald fanno sesso tutti i giorni, anche più volte al giorno! Decisamente una first Lady squisitamente raffinata e discreta. Chissà se anche loro ‘o fanno strano…
“Io voto No così Renzi si dimette” credo sia la frase che più di tutte sintetizza l’attuale ignoranza di gran parte del popolo italiano. Peccato davvero che il comico di professione non possa candidarsi a premier. Mi piacerebbe vedere come il popolo, oggi osannante, reagirebbe alle sue manovre.
Assolutamente d’accordo con te. se perdiamo il treno di questa riforma se ne riparlerà tra trent’anni! Quello che dico però è che Renzi ci ha messo del suo per creare questo imbuto…
Caro Romolo, io purtroppo ho buona memoria e continuo a vedere in Renzi il giovane sindaco di Firenze che tutti avrebbero voluto come Presidente. Che abbia preso delle cantonate è innegabile, ma pure il popolo italiano, che continua a pensare e votare solo per malcontento, ci mette del suo per rendersi ingovernabile. È stato un errore trasformare questo referendum in un voto di preferenza elettorale. E il risultato, ahimè, sembra già scontato.
Ma certo! Ma al di là di quello che Renzi avrebbe potuto essere, quello che sta in questa riforma (superamento del bicameralismo perfetto, abolizione delle provincie ecc.) sono temi assolutamente trasversali che tutte le forze politiche hanno sempre richiesto. Il paradosso assoluto è proprio questo questo!
Nei giorni scorsi, abbiamo provato a documentarci sulle ragioni del sì e del no. A parte la difficoltà oggettiva ad estrapolare informazioni in un ciarpame di prese di posizione pretestuose e inconcludenti, la conclusione è stata la stessa a cui sei giunto tu. Che pur di svilire un avversario, noi italiani siamo bravissimi a darci sempre la zappa sui piedi.
Il centrosinistra ha tradito i propri ideali, i propri elettori. Negli ultimi anni ha tolto dignità a operai, insegnanti, medici, magistrati, immigrati, impiegati, onesti contribuenti, disoccupati, forze dell’ordine. Chi dovranno mai accusare le sinistre d’Europa della vittoria di Marine Le Pen alle prossime politiche? Nessun altro che sé stesse. Non puoi prendere a colpi di mannaia quelli che in teoria dovrebbero votarti, facendo favori continui a banchieri, consiglieri regionali, evasori fiscali, grandi imprenditori, cliniche e scuole private; e poi cadere dal pero se i tuoi elettori votano Donald Trump. Tu hai creato Donald Trump, tu ne paghi lo scotto alle urne. Tanto, alla fine, il conto verrà pagato dalle classi subalterne, vero Renzi?