Consigli di lettura non richiesti. 16 / Haruf

Maggio la rosa fiorisce, giugno la scuola finisce, diceva una filastrocca dei mesi che avevo imparato alle elementari (e che, incredibile a dirsi, ancora mi ricordo). Questo per ricordare che si avvicina l’estate, le ferie, il periodo ideale (seppure ce ne sia uno migliore di altri) per dedicarsi alla lettura. E così, puntuali come l’arrivo delle zanzare al primo caldo, ma molto più simpatici e meno cacacazzi delle zanzare, ecco a voi i miei consigli di lettura, rigorosamente non richiesti.

Sarà quest’aria friccicherella di primavera, sarà che ogni tanto fa bene cambiare, stavolta stravolgo la struttura consueta di questi consigli. Non vi consiglio due autori, bensì uno solo, non vi consiglio due libri, bensì quattro. Un solo autore perché di Kent Haruf mi sono letteralmente innamorato. Quattro libri perché una volta iniziato è come una droga, non riuscirete mica a smettere (a me almeno è capitato esattamente così). E purtroppo in italiano ne sono stati pubblicati solamente quattro.

Tutti ambientati nella cittadina di Holt, in Colorado. L’America profonda, antica e insieme post moderna, tradizionale e allo stesso tempo rivoluzionaria. Rurale e metropolitana, disperata ed insieme ancora piena di sogni e di speranze. L’America delle milla contraddizioni, gretta e generosa: Land of Hopes and Dreams, quella cantata dal Boss, descritta da Cormac McCarthy, Frenzen e prima ancora da Steinbeck. L’America degli ultimi, degli antieroi, straordinari nella loro normalità. Holt in realtà non esiste, perché è il prototipo di quella realtà, così come lo sono i mille personaggi di questi romanzi.

I primi due, da cui vi consiglio di iniziare (Canto della pianura e Crepuscolo) sono l’uno il seguito dell’altro e insieme già racchiudono in sé il mondo di Haruf, gli altri due (Benedizione e Le nostre anime nella notte) riescono nell’ardua impresa di aggiungere nuove note ad una sinfonia di per sé già perfetta e conclusa. Ma come vi dicevo non ci si stancherebbe mai di rimanere fra le vie di Holt e quindi, l’unico rammarico è che in realtà quattro capitoli per questa epopea americana sono davvero pochi.

Buona lettura!

PS Sono contento che questo sedicesimo consiglio di lettura coincida con il 500 post del blog!

PPSS Chiudo con quest’immagine presa in prestito da Bonfirraro Editore, una casa editrice siciliana di cui sentirete presto parlare…stay tuned!

 

7 thoughts on “Consigli di lettura non richiesti. 16 / Haruf

  1. Parto dicendo:
    – i consigli così mi piacciono e il genere è quello che interessa anche me… devo recuperarlo (dopo Il Figlio ovvio. Devo comprarmi sto benedetto Kindle per pagare di meno).
    – 500 post!? Fra poco faccio anche io l’anniversario dei post… ma se guardo quanto ho scritto mi vien da piangere.
    – ho la netta sensazione di conoscere il motivo per cui citi la casa editrice. Ma non lo dico. Ma tu sai che io so 😀

  2. Sto proprio terminando di leggere la Trilogia. Un autore che non conoscevo…mi piace moltissimo.
    Ehm, dei miei post ho perso il conto…delle foto non ne parliamo… 🙂

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