Avete caldo? Anche io. E con questo caldo bisogna bere molto, ma evitare gli alcolici, che se ci pensate un po’ è una contraddizione in termini. Come dire, mangiate, ma evitate pasta, carne, pesce, affettati, formaggi…Meno male che c’è sempre un modo per fuggire, almeno con la fantasia, leggendo un buon libro! In effetti l’estate è il tempo più propizio per leggere ed io sono un po’ ritardo con i miei consueti consigli non richiesti. Quindi bando alle minchionerie e andiamo di corsa a dare due consigli davvero imperdibili.
Il primo ci porta nei grandi orizzonti della frontiera per eccellenza, il mito che più di altri ha influenzato generazioni di lettori e di amanti del cinema: il selvaggio west, di indiani e cow boy, un paesaggio che, almeno per me, non è solo un luogo quanto una condizione mentale. A. B. Guthrie con il suo Il grande cielo, ci proietta negli Stati Uniti della prima metà dell’800, in posti selvaggi, senza confini dove per la prima volta si incontravano la civiltà dei pionieri e quella degli indiani. Un incontro che spesso diventa scontro, ma che fa nascere anche storie di amori e di amicizie profonde.
Il secondo consiglio riguarda invece uno scenario totalmente diverso e per me anche inedito. Il francese Ian Manook, con le avventure del commissario Yeruldelgger narrate in Morte nella steppa ci porta fra gli squallidi sobborghi di Ulan Bator e le sterminate steppe della Mongolia. Un poliziesco anomalo, molto crudo, che combina insieme efferati delitti, questioni razziali e l’ambientazione magica dei nomadi mongoli. Una lettura davvero affascinante che mi ha catturato dall’inizio alla fine e mi ha portato subito a leggere anche il seguito della storia nell’altrettanto imperdibile Tempi selvaggi. Il terzo capitolo della trilogia è ancora inedito in Italia, ma dovrebbe uscire all’inizio del 2018. Il fatto poi di aver inserito due turisti italiani “con la maglia della Lazio” in un bar di Ulan Bator, voi capite, che mi fa inserire Manook nella lista dei miei autori preferiti!
Buona lettura!
Uno più leggero? 😬
Stavolta è andata così! Però se vuoi una lettura leggera scartabella qualche consiglio precedente, che qualcuno in effetti era dedicato ad autori più spensierati
“Spensierata” che bella parola 😊
Che poi i effetti la spensieratezza è uno stato d’animo meraviglioso! L’essenza dello stare in vacanza!
Più il primo del secondo… ma penso sia una questione di gusti e tematica/ambientazione.
Iinvece sono sicuro che Yeruldelgger ti piacerebbe