Il piano B è il paracadute, la banconota da 50 euro per le emergenze, la strada alternativa che tieni per te, la via di fuga se i progetti non vanno come dovrebbero, la pallottola che non sparerai mai. A meno ché non sarai proprio costretto. Perché, sarà anche il paracadute, ma alle volte il piano B è il salto nel vuoto. E chi salterebbe se non fosse proprio obbligato?
Il piano B è la vacanza a casa dei tuoi, quando è esaurito dappertutto, ma tu hai bisogno di staccare per il fine settimana. Perché il piano B è spesso l’usato sicuro, la via già percorsa, è il programma che sai già cosa ti porterà, è l’amico che chiami all’ultimo minuto, quello un po’ noioso, brontolone, ma che non dice mai di no, che qualsiasi cosa proponi lui c’è. Il piano B è la serata restiamo a casa, pizza e dvd, magari a vedere il Compagno B di Stanlio & Ollio per la milionesima volta.
Il piano B non va confuso con il lato B. Anche se, a dir la verità, ne ho conosciuto che di faccia per carità, sembravano le sorelle di Cenerentola, ma in compenso con un gran bel…va be’, non divaghiamo.
Il piano B è la soluzione ai tuoi fallimenti, le delusioni, le sconfitte. Sì hai perso, hai sbagliato, ti è andata male, hai perso l’occasione della vita, la svolta che poteva cambiare il destino. Ma tu hai il piano B. Allora fanculo alla jella, al destino cinico e baro, agli stronzi di ogni ordine e grado. Potrà anche essere girata male, ma che me ne importa? Io ho il piano B.
Il piano A è la via scontata, quella legata alla ragione, ha il buon senso che lo guida, è la strada di chi ha ragione. Il piano B invece è la risposta agli imprevisti, è la strada di chi aveva torto, ma se n’è accorto in tempo, prima di fare disastri veri e quindi ne è uscito alla grande. E’ il navigatore che ricalcola il percorso e ti fa evitare la strada intasata.
Il piano B è la vita che non finisce di stupirci, perché ha sempre un’altra soluzione. E quasi sempre è migliore della prima.
Hai ragione, caro Romolo! Grande post! 🙂
Ma lo sai che questo post m’è piaciuto proprio tanto?
L’ha ribloggato su Scelti per voi.
Eh sì, direi proprio che avremmo bisogno di tanti piani B, per tutto. Oggi pare si abbia una fobia per i paracadute: tutti a dire che bisogna guardare avanti, che esiste una sola direzione. Direi che è quella sbagliata, visto che la mia banconota delle emergenze è quella da cinque (fossero diecimila lire…!).
Post veramente veramente fico! Quante volte mi son sentita stupida per i miei piani B, e invece…
Che bel post! È sempre bello leggerti!!
la mia vita e’ zeppa di piani B 😄
Da quando sei diventato scrittore scrivi post uno più bello dell’altro! :))
Quedsto mi è piaciuto davvero tanto.
(Non ricordo chi l’ha detto, ma “Bisogna sempre avere un piano b, per non rischiare sempre il lato b. 🙂 )
Il piano B è la vita che non finisce di stupirci, perché ha sempre un’altra soluzione, verissimo. però , almeno per esperienza personale, il piano B non è così spesso migliore di quello A, sarà che son difficile da accontentare 😀
esiste anche un piano B che non è una vera alternativa già strutturata ma una modalità differente da quella che ti eri prefissata.
è, di fronte all’ingorgo, spegnere il navigatore e infilare la prima uscita affidandoti al caso e all’entusiasmo per l’ignoto, è rinunciare al salvagente in barca che tanto sei sottocosta e da tanto non provavi un brivido, è non cercare l’amico di scorta e uscire solo che magari qualcuno incontrerai, è accettare l’imprevedibile come un’evenienza non meno piacevole del previsto e preordinato.
ml
Quando ripiego sul piano B…. questo diventa il mio piano A (ma ancora non lo sapevo).
Anni fa un cantautore di nome Luca Carboni scrisse alcune canzoni che raggruppò in un album dal titolo insolito, “È intanto Dustin Hoffman non sbaglia un film”. Prendendo in prestito questo titolo dico che:
E intanto Romolo Giacani non sbaglia un post”
Che posso aggiungere?
10 e lode!
Troppo buona!
A Romolè quanno ce vò… ce vò!
Bellissimo! Alcuni fallimenti dei miei piani A finora si sono rivelati alla fine opportunità.. e non è meraviglioso tutto ciò? 😃
È così infatti. Anche se lì per lì non è sempre facile capirlo
Il piano B diventa realmente comprensibile con l’esperienza di vita, col passare degli anni, quando si diventa consapevoli che è totalmente inutile cozzare contro il muro, insistendo a proseguire col piano A. Spesso si arriva allo stesso risultato aggirando un ostacolo, prendendo una direzione diversa, precisamente quella del piano B. Bel post Romolo, un’acquisizione di saggezza!? 😛 Buona giornata, un abbraccio. 😀 ❤ 😀
grandioso, alcuni considerano il piano B un dignitoso rattoppo, una presa di coscienza, un alibi, personalmente penso sia una astuta strategia mascherata da ripiego 😉 😀
un piano B denota una gran capacità resiliente. Ed è l’unica cosa che ti permette di non soccombere, ma anche di sorridere ancora, e ancora…