Come scrivevo allora, non possiamo smettere di farci domande e non dobbiamo aver paura se mancano le risposte. Se mancano risposte consolatorie e aumenta la frustrazione e la rabbia. Possiamo solo abbracciarci e stringerci forte. Almeno per ora è così e non c’è altro da fare.
Be’, dice la morte, passandomi accanto, ti prenderò comunque, non importa quello che sei stato. Scrittore, tassista, pappone, macellaio, paracadutista acrobatico, io ti prenderò.
Okay, baby, le dico io. Adesso ci beviamo qualcosa insieme, mentre l’una di notte diventano le due e lei solo sa quando verrà il momento, ma oggi sono riuscito a fregarla: mi sono preso altri cinque dannati minuti e molto di più.
Charles Bukowski (la Morte si fuma i miei sigari)
La morte del giusto è uno scandalo. Non ci sono discussioni, non ci sono spiegazioni, non ci sono consolazioni. La morte del giusto è un cazzotto in piena faccia. E la fede non è affatto consolatoria. Aiuta a raggiungere risposte, ma non prima di aver esasperato le domande. Lasciandomi così. Confuso, stanco, incapace di essere d’aiuto, impotente ed arrabbiato. Con l’amaro in bocca che non va via.
Il Principale lassù ce ne dovrà di risposte. Ah, se ce ne dovrà! Chi dice il contrario mi ricorda la storiella del coniglio nella foresta.
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Per ora ho messo solo il “Mi piace”. Poi ci devo pensare, ce ne sarebbe da dire…consideralo un “Mi piace” alla nona potenza
Cara Suzie, purtroppo di fronte a certe tragedie non si sa mai bene che dire…e forse bisognerebbe semplicemente tacere. Però mi è venuto in mente questo vecchio post, perché è proprio così che mi sento in questo momento.
Hai ragione. Infatti per quanto ci provi non riesco a trovare parole adeguate. Non credo che aggiungerò altro per ora
Solidarietà con chi resta e soffre 💙