La scimmia nuda, un essere bipede ed implume, fatto ad immagine e somiglianza di Dio per chi ci crede. In ogni caso, l’uomo nel giro di qualche centinaio di migiaia di anni è riuscito a dominare completamente il pianeta. Ed è andato anche oltre. Un piccolo passo per l’uomo, un grande passo per l’umanità. Chissà se qualcuno dei nostri antenati preistorici, guardando la luna dalle loro caverne, abbia mai avuto il sogno un giorno di arrivare fino a lì. Forse no, forse era un sogno talmente impossibile che era difficile anche immaginarselo. O forse sì, perché in fondo i sogni più autentici sono proprio quelli più irrealizzabili.
Che sia il frutto della scintilla divina, che sia semplicemente l’inesauribile curiosità, la storia dell’uomo non si è fermata di fronte a nulla, cercando nuove strade, inventando nuove possibilità dove sembravano non essercene. E nello stesso tempo la nostra storia è segnata da un grande spirito di sopportazione, che ci ha fatto accettare e ci ha aiutato a sopravvivere nelle situazioni più estreme e più difficili. Abbiamo la forza e la tenacia per trovare alternative al corso delle cose, ma nello stesso tempo, sappiamo sopportare qualsiasi cosa quando capiamo che non ci sono alternative.
Non è solo rassegnazione, direi più accettazione della realtà: tutto diventa sopportabile quando non ci sono alternative. Ma allo stesso tempo, è sufficiente solamente l’idea, solo un’ipotesi, una possibilità alternativa, che quella stessa realtà che avevamo accettato per un sacco di tempo, diventa insopportabile. Se si apre anche solo un piccolissimo varco nel novero delle possibilità, c’è come un istinto irrefrenabile che ci spinge verso il cambiamento e d’improvviso l’esistente diventa insopportabile.
Finché siamo certi che non andremo sulla luna, lo accetteremo, lo sopporteremo come inevitabile. Ma se per caso dovessimo scoprire una strada, se un giorno si palesasse improvvisa la possibilità, è molto probabile che restare con i piedi a terra diventerà insopportabile. E a quel punto niente e nessuno riuscirà a fermarci.
Quando ti perdi a fare finta di essere
Semplice, calma, morbida
Tu sei la luna ancora da esplorare
Aspettami, voglio salire lassu’
I tuoi scritti Romolo sembrano semplici poi ti accorgi che sono più profondi di quello che sembrano….ermeneutici insomma!!! Ma quello che scrivi è verammente vero. Quando accade qualcosa di brutto, parlo per esperienza diretta, come quando morì mio padre all’improvviso. si rimase mia madre 41 enne, mia sorella di 22 mesi ed io di 11 anni. Ecco, semmbrava che il mondo si fosse fermato. Non ci fosse più giorno e notte…eppure le esigenze dellla mia sorellina rimisero in moto la nostra vita, ci scossero dal nostro torpore. Mamma si rimboccò le maniche ,io continuai a studiare e di nuovo si apparecchiava per andare a tavola, e la piccola riceveva tutte le nostre attenzioni. Si impara a vivere anche così, con un grande dolore dentro che ti accompagna in ogni attimo ma che non ti impeduìisce di vivere normalmente.
È profondo quello che hai scritto, in fondo ci si sente soddisfatti quando si pensa di conoscere tutte le alternative, poi spunta una porta nascosta, e diventa inevitabile sognare di aprirla e camminare oltre
È una linea sottile. Credo che decidere se andare in perlustrazione o meno dipenda da molti fattori e bisognerebbe valutare con molta attenzione. Anche se i saggi dei miei conterranei dicevano: cciù llonga è a pinsata, cciu ddossa è a minchiata.
Chiaro, no?! 😂🤣🤣😂
Domani ascolterò la canzone perché mi sa che quel pezzo dei Negrita mi manca ed è grave. 😅🙃🤗🤗
Forse è spirito di adattamento quello che ci aiuta a sopportare cose che sembrano insopportabili, a rassegnarci quando non si vedono alternative. Io ne ho tanto e l’ho usato quasi tutto, ma se te ne serve un po’, qualcosa mi è ancora rimasto! Fai un fischio e te lo mando! 🤗
Grazie Jò, ma non è un post autobiografico, anche se poi comunque farebbe sempre comodo. Tu manda!