“A volte è lecito anche domandarsi: ma questi uomini erano completamente fuori di testa, completamente obnubilati oppure c’è stato un comportamento esasperante e aggressivo anche dall’altra parte?“.
Dichiarazione da parte di una donna. Di una donna colta, intelligente, una giornalista impegnata nei temi politici e sociali, madre di famiglia. Insomma, non una scappata di casa in preda ad estrogeni impazziti o bisognosa di titoloni sui giornali. Ma se anche da una così vengono fuori opinioni del genere, con 83 femminicidi solo dall’inizio del 2021, 7 negli ultimi 10 giorni, quasi tutti compiuti nell’ambito familiare, cosa si può dire ancora?
E’ giusto cercare di capire le opinioni e le ragioni altrui. E se ci mettiamo, sicuramente troveremo delle giustificazioni a (quasi) ogni azione. C’è il ladro che ha la famiglia a cui non sa cosa dare da mangiare, il mafioso con il senso dell’onore verso la famiglia, lo spacciatore che a sua volta è tossicodipendente. Chiunque può avere una (buona) ragione per fare una (cattiva) azione. Ma questo non redime quell’azione, non la rende accettabile. Inoltre, cara Barbara, ma non sai quanto esasperanti possiamo essere noi mariti? Tu forse sei capitata bene con Franceschiello tuo, ma dovresti ad esempio sentire la mia dolce metà! E sai quanti uomini sono stati uccisi dagli inizi dell’anno per comportamenti esasperanti? Zero.
Non c’è alcun motivo valido, non c’è nessuna spiegazione ragionevole, non ci sono punti di vista da tenere a mente, non ci sono giustificazioni valide, non c’è ragione alcuna per alzare la mano su una donna (o su un bambino, o su un altro uomo) e fino a ché questo non sarà chiaro a tutti, non dobbiamo smettere di ribadirlo, di urlarlo se necessario. Insomma Barbarè, hai detto ‘na stronzata.
Sono d’accordo con te su tutta la linea. Niente può giustificare un omicidio, meno che mai “un comportamento esasperante ” Ti immagini se cominciassimo a togliere di torno le persone che ci fanno esasperare?
Sono rimasta allibita nel sentire la Palombelli esprimersi così. E’ una brava giornalista, una donna di spettacolo, madre di due o tre figli, si spera anche moglie felice. Che bisogno c’era di sparare quell’assurda sciocchezza!
Prima o poi ci spiegherà meglio cosa veramente intendesse dire. Ma non c’è niente al mondo, a parte l’autodifesa, che può giustificare un omicidio!
Bravo. Hai scritto con serena indignazione quello che è giusto dire sulla vicenda. A furia di apparire in TV si perde il lume della ragione.
È proprio un problema culturale. Bellissimo post! Buon week end, Romolo!
Sottoscrivo in pieno!
Un po’ come gli zingari che dicono: “Noi abbiamo fatto l’elemosina, voi non ci avete dato i soldi, e allora noi andiamo a rubare!”.
In quanti sopravviveremmo se l’omicidio per esasperazione fosse giustificato?
Veramente, hai detto tutto quel che c’era da dire sull’argomento!
In questo momento sono decisamente una voce fuori dal coro, perché io sostengo senza riserve la Palombelli: https://donnaemadre.wordpress.com/2021/09/21/nulla-puo-giustificare-un-femminicidio/ .
Ribadisco, perché pare che non sia sufficientemente chiaro, che cercare un movente non significa assolutamente giustificare o addirittura assolvere, né mai la Palombelli ha avuto una simile intenzione. Quello che lei ha detto è che sempre, ma soprattutto in un tribunale dove è prioritaria la ricerca di giustizia e verità, contestualizzare è importante.