Ma voi sapete cosa c’è dentro la pajata?

Chi l’ha detto che invecchiando si diventa più saggi? Chi l’ha detto che gli anni che passano ci fanno essere più riflessivi, tolleranti e pazienti? Da giovane incendiario, da vecchio pompiere. Ecco, io neanche per sogno. Sarà che da giovane non sono mai stato un piromane, ma mi accorgo di diventare ogni giorno più intollerante. Altro che pompiere!

Ad esempio ormai le volte che indosso una cravatta si conteranno sulle dita di una mano. Per anni l’ho portata ogni santo giorno. Ora la trovo insopportabile. Come trovo altrettanto insopportabile ogni cosa che mi stringe, che mi costringe, che mi opprime. Come la gente idiota, i pregiudizi, le opinioni di parte: aprite le menti, slacciate tutto ciò che chiude le idee. Questo mi verrebbe da dire. Quando sono in buona. Gli altri giorni manderei tutti affanculo.

I vaccini fanno male? Non sai cosa ci sia dentro? Perché invece nelle sigarette che fumi lo sai? E nei wurstel che ti mangi? Lo sai che sono più cancerogeni delle sigarette (anche se, ve l’assicuro, io mai fumati). E nella coca cola che bevi lo sai cosa c’è? Quando mangi quelle belle fragole a Natale o nelle spremute d’arancia in pieno agosto sei certo cosa ci sia? E i filtri dell’aria dei condizionatori, siamo sicuri che siano lindi e puliti? Per non parlare delle creme che ti spalmi in viso per proteggerti dai raggi del sole, il deodorante che metti sotto le ascelle, il mercurio nei pesci, gli steroidi nel pollo, gli anticrittogramici nell’insalata.

Voi che organizzate i covid party per contaggiarvi a vicenda, cosa avete nella testa? Quali perle di saggezza vi fanno pensare che sia tutto un complotto, che dietro ci sia la Spectre, i Saggi di Sion, le multinazionali del farmaco? Cosa vi fa dire che questi vaccini sono sperimentali? Cosa stracazzo ne sapete voi? Li stanno facendo a miliardi di persone, sono probabilmente i vaccini più utilizzati al mondo, ma secondo voi, chissà cosa c’è dentro…lo volete sapere cosa c’è? Vi ricordate la scena del marchese del Grillo che porta la nobildonna francese a mangiare la pajata? Ecco, forse anche nei vaccini c’è la stessa cosa. Ma mai quanta ce n’è nelle vostre teste bacate!

16 thoughts on “Ma voi sapete cosa c’è dentro la pajata?

  1. Cosa c’è nei vaccini l’hanno detto, ridetto, fatto video esplicativi e disegnini alla lavagna, ma si continua a sentire “Non sai che c’è dentro”: della serie “non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire”.

  2. Sì. Questa è la risposta alla sfliza di “domande dimostrative” del suo scritto.
    Sì, basta informarsi ben bene e si sa cosa c’è nelle sigarette, nei filtri dei condizionatatori, nel pesce, nel pollo. E pure nella pajata….
    Sulla maggioranza delle cose in altri ambiti, invece, la risposta è NO. Non sappiamo.
    Riconoscerlo non significa essere “teste bacate”.
    Annamaria

  3. Io non ho più parole per definire questi no vax . Non capiscono che dobbiamo difenderci dalla malattia, non dal vaccino!!! Non capisco e tollero la loro assurda violenza. Non capiscono ( no, non lo capiscono ) che stanno diventando un pericolo per tutti. Perchè è grazie a loro che il virus si rinforza e circola. A me questo virus fa paura, alla fine di questo mese posso mettermi in nota per la terza dose. Mio marito l’ha già presa, poi toccherà a nostra figlia. Con la speranza che questi furboni non facciano ulteriori danni!!!!

  4. Pfizer è la stessa casa farmaceutica che a suo tempo brevettò il viagra. Quando uscì sul mercato, con una massiccia campagna pubblicitaria, in quanti si sono fatti le stesse domande che ci sta facendo ora sul vaccino?

  5. Al vetriolo, Romolo! (Io lo so cosa c’è dentro la pajata, per questo non ho mai avuto il coraggio di assaggiarla…)

  6. E del fatto che siamo in dittatura sanitaria che ne dici Ro’?
    Il loro repertorio è fatto di: siero sperimentale, dittatura sanitaria, attacco alle libertà personali, le terapie intensive sono vuote, meglio il tampone, tanto fra qualche anno morite tutti.
    Io, tanto per cominciare, li manderei davvero dove c’è la dittatura e gliela farei provare per qualche mese. Poi al ritorno ogni tampone glielo farei pagare cento euro, altro che prezzi calmierati, e se fossero ancora scettici li porterei a fare un giretto nelle terapie intensive. Ma ho capito che discutere con loro è solo tempo perso e io non ho più tempo da perdere. 🤷‍♀️

  7. Bene, io cosa c’è dentro i vaccini non lo so. Il punto però è che se anche provassero a spiegarmelo non lo capirei, nemmeno con i tradizionali disegnini. Mi consolo pensando che non tutti sanno leggere una pergamena dell’XI secolo (a volte nemmeno io) e mi faccio il vaccino (a breve la terza dose).
    Ora che ci penso, non so nemmeno come funziona l’energia elettrica, ma quando è sera accendo la luce e sono contenta che nel garage del mio condominio facciano lo stesso. La trovo un’invenzione comoda, ecco.

  8. Ciao Anna Maria, scusa il ritardo nella risposta, che non so per quale motivo mi era finita nello spam. Le teste bacate sono quelle che partecipano ai covid party per prendersi il virus piuttosto che vaccinarsi. Spero (soprattutto per te) tu non faccia parte di questa categoria! Qualche legittima preoccupazione verso questi vaccini penso sia legittima (soprattutto da chi ha avuto reazioni dalla somministrazione di altri vaccini), ma da qui a volersi prendere il virus penso ce ne passi….

  9. Ciao Romolo, pensavo che il mio commento fosse chiaro, invece a quanto pare non lo è stato. Comunque sia, ormai il mondo è diviso in due, tu, Romolo (insieme a tantissime persone) sei di qua, io, Annamaria (insieme a sempre più persone) sono di là.
    Va così. Un caro saluto.

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