Fortunati quelli che hanno qualcuno che gli rompe le scatole

Metti un venerdì notte in questa torrida estate del duemilaventidue. Nella casa al mare, con la prospettiva di un fine settimana tra spiagge e bagni rinfrescanti, te ne stai rilassato su una sdraia, sono le 23 e 30, rifletti se andare a letto o continuare a guardare le stelle, con questa leggera brezza marina che finalmente ti fa smettere di sudare.

Metti che tuo figlio, a 70 km di distanza, partecipi ad un torneo di calcetto estivo e pensi bene di farsi diventare la caviglia come un melone dopo un contrasto assassino. “Papà mi accompagni al Pronto Soccorso?

Metti una corsa in macchina con i lavori sulla pontina e sul raccordo, che nemmeno puoi incazzarti, perché se non li fanno di notte, quando li fanno? Ti ritrovi alle 5 della mattina sempre a rimirare le stelle, ma da una panchina fuori del Pronto Soccorso, perché con le norme anticovid ora non ti fanno nemmeno entrare, sperando che non ci sia nulla di rotto.

E insomma, sarà stata la stanchezza di una notte insonne dopo una settimana di lavoro, sarà stata la prospettiva del week end al mare che stava evaporando con il sudore che aveva ripreso a scendere (alle 5 del mattino nel parcheggio del Pertini c’erano 26 gradi), sarà stato il suono delle cicale, saranno state le stelle, fatto sta che mi sono fatto una domanda. Al di là del giovin virgulto, per chi altro sarei disposto a rinunciare a una notte di sonno, ad un week end di vacanza, per chi guiderei come un pazzo a fari spenti nella notte per vedere?

E qualcun altro c’è. Più di qualcuno, a dir la verità. In quel preciso istante, mentre le cicale continuavano a gridare la loro voglia d’estate e le stelle brillavano soddisfatte, mentre la barbona che dormiva nella panchina a canto a me mi chiedeva per la terza volta una moneta (una volta per l’acqua, poi per il caffè, poi per uno snack) ho capito di quanta ricchezza abbiamo. Di quale fortuna inestimabile. Perché appunto, al di là dei figli, per cui non c’è neanche da discutere, se hai parenti, amici o conoscenti, per cui sei disposto a farti sfracassare i minchioni e sei felice di farlo, allora sei un uomo fortunato.

P.S. Per la cronaca niente di rotto, solo una brutta distorsione ghiaccio, riposo e tornerà più forte di prima!

14 thoughts on “Fortunati quelli che hanno qualcuno che gli rompe le scatole

  1. Pensa che brutto? Però rifletti: se ti immoli compi un atto di generosità. Ora nel caso di tuo figlio ça va sans dire, nel caso di un amico non è scontato che tu sia disposto a farlo, e se lo sei è un grosso punto a tuo favore. Conosco un mio caro amico che ha fatto lo stesso, per un altro amico, ma pigliando un aereo e volando all’estero. C’è gente che se gli chiedi aiuto ti dà tutto. Sei fortunato ad avere quelcuno per cui ti sentiresti di farlo, ma è fortunato ancor di più quel qualcuno.

  2. Sono contenta che l’avventura sia finita bene. ☺️
    Io non so se per un amico avrei lasciato il mare e le stelle…. Forse sono troppo egoista?

  3. Non so. Sono talmente stanca, tra il caldo e il trasloco, che mi ritrovo a proteggere contro tutto e contro tutti il pochissimo tempo libero che mi rimane… Anche a costo di lasciare nei guai un amico. Poi è sempre tutto in via ipotetica perché poi, quando sei lì, non sai mai…

  4. Infatti, non è scontato e hai ragione, anche il sapere di avere qualcuno su cui contare è importante, ma qui volevo sottolineare piuttosto l’altro verso

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