Viaggi musicali

Cosa sarebbe la vita senza la musica? Da sempre i miei “viaggi ermeneutici” hanno avuto un sottofondo musicale. Molto spesso, come sanno i viaggiatori più assidui, concludo i post con un brano che nella mia mente dovrebbe essere il migliore sottofondo a quello che si sta leggendo. Perché in effetti la mia vita è sempre stata accompagnata da note e canzoni: “come fai a studiare con la musica“! Era il refrain dei miei quando ero al liceo. Per loro era una cosa inconcepibile, in realtà niente come la musica riusciva a farmi concentrare, isolandomi da tutto il resto. Anche oggi, in macchina, in casa, a lavoro, appena posso accendo la radio o metto su un CD. Da qualche tempo poi con spotify non ci sono più limiti!

Forse è per questo che all’interno del blog non c’era una sezione dedicata, che adesso però mi è venuta voglia di creare. Come per la lettura, ci saranno quindi dei consigli musicali, (rigorosamente non richiesti), che cercheranno di tirar fuori canzoni un po’ meno note dei cantanti o dei gruppi che amo di più. Ne ho già in mente diverse, altre me ne verranno: magari qualche consiglio o qualche spunto me lo darete voi.

E quindi, oltre ad una buona lettura, concluderemo i post con un buon ascolto!

5 thoughts on “Viaggi musicali

  1. Ottima idea! 😃
    “Come fai a studiare con la musica” invece è unclassico commento da Adulti che han dimenticato che i giovani ci riescono benissimo. Io ho sempre tenuto la musica in sottofondo mentre scrivevo finché, a quarant’anni ormai compiuti, venne il triste giorno che mi accorsi che un eccellente CD di Sting aveva dato il meglio di sé, mentre scrivevo non so quale relazione, E A ME NON ERA ARRIVATA UNA SOLA NOTA. E dopo qualche tentativo alfine rinunciai, con grande dispiacere. Per fortuna ci sono un sacco di momenti in cui non scrivo né studio 💙

  2. Ottima idea! 😃
    “Come fai a studiare con la musica” invece è unclassico commento da Adulti che han dimenticato che i giovani ci riescono benissimo. Io ho sempre tenuto la musica in sottofondo mentre scrivevo finché, a quarant’anni ormai compiuti, venne il triste giorno che mi accorsi che un eccellente CD di Sting aveva dato il meglio di sé, mentre scrivevo non so quale relazione, E A ME NON ERA ARRIVATA UNA SOLA NOTA. E dopo qualche tentativo alfine rinunciai, con grande dispiacere. Per fortuna ci sono un sacco di momenti in cui non scrivo né studio 💙

  3. Ottima idea! La musica ci permette di viaggiare nello spazio e nel tempo, riportando a galla tantissimi ricordi. Anch’io ho sempre la musica sotto, tranne quando lavoro perché il telefono suona di continuo e non ce la si fa… 😉

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