L’eroe della classe operaia

E’ il 17 febbraio 1983. Il piccolo Billie Joe compie 11 anni e questa notte ha fatto un sogno: un super eroe lo ha salvato da un pericolo mortale, ed ora svegliandosi la mattina si aspetta grandi cose. Chissà come lo festeggeranno la mamma e i suoi fratelli e le sue sorelle! Billie è il più piccolo dei sette, il cucciolo di casa. Non c’è più Andy, il papà camionista e musicista part time, morto qualche mese prima per un brutto male, sarà un compleanno più triste del solito, però la vita va avanti e Billie Joe vuole essere felice, almeno per oggi.

Si è alzato presto, sperando di trovare già qualche regalo in cucina, ma in casa c’è solo Ollie, la mamma che gli sta preparando la colazione, mentre la radio è accesa sulla solita stazione che trasmette musica rock.

As soon as you’re born they make you feel small
By giving you no time instead of it all
Till the pain is so big you feel nothing at all
A working class hero is something to be
A working class hero is something to be

  • Auguri piccolo mio! Sbrigati che si fredda.
  • Mamma, chi è l’eroe della classe operaia?
  • Non esiste Billie! Non perdere tempo che altrimenti fai tardi a scuola. Gli eroi esistono solo nella fantasia e nei fumetti…
  • Non è vero mamma! Gli eroi esistono ed esaudiscono i nostri desideri!
  • Amore mio…

E poi di corsa giù fra le strade di Berkeley, all’angola della sesta per il solito appuntamento con Mike, per andare insieme a scuola. Mike è solo al mondo, ma per lui è più di un fratello: faranno grandi cose insieme, magari metteranno su una band e diventeranno famosi in tutto il mondo. Billie ha con sé la sua chitarra perché dopo la scuola, come sempre, si fermeranno a suonare da qualche parte. Ma ecco, là in fondo i teppisti di Down Town, quelli che gliele hanno promesse.

  • Scappa Mike, scappa!

Le gambe corrono più veloci del pensiero, sono senza fiato, ma quelli sono di più e in un attimo gli sono addosso. Calci, pugni, purtroppo, nessun eroe è venuto a salvarli ed in più hanno anche rotto la chitarra, bastardi maledetti!

  • Eccovi serviti. Non fatevi più vedere! E tu stai lontano da Adrienne
  • Te lo puoi scordare! Io un giorno la sposerò!
  • Sì, sogna, sogna…

Poi arriva la sera, la cena, la festa per lenire le ferite e riaccendere le speranze

  • Billie Joe, sono sicura che papà avrebbe voluto darti questa. Apri, questo è il suo regalo di compleanno!

E dentro la custodia c’è “Blue”, la Fender Stratocaster a lungo sognata dal piccolo Billie. Ma allora forse è vero: gli eroi non sono coloro che ci salvano, ma quelli che realizzano i nostri sogni. Anche se sono semplici eroi della classe operaia.

 

Billie Joe Armstrong e Mike Dirnt sono ancora amici: per inseguire i propri sogni non hanno terminato le scuole A 22 anni Billie si è sposato con Adrienne, hanno due figli. In compenso Billie e Mike hanno fondato i Green Day, vendendo oltre 60 milioni di dischi in tutto il mondo. Neanche a dirlo, la canzone che chiude i loro concerti è un remake di Working Class Hero di John Lennon.

greenday