Come uno che si è perduto

Girando ancora un poco ho incontrato uno che si era perduto. Gli ho detto che nel centro di Bologna non si perde neanche un bambino. Mi guarda con la faccia un po’ stravolta e mi dice, “sono di Berlino”.

Sarebbe bello se il mondo fosse un posto semplice. Un posto dove orientarsi fosse così facile che anche un bambino… Che poi in realtà, di solito, i bambini sanno orientarsi benissimo. Il loro sì che è un mondo semplice, con dei punti di riferimento certi, sicuri, univoci: i buoni sono sempre buoni (e quasi sempre belli). I cattivi sono cattivissimi, dei veri infami e pure brutti. Ci sono gli affetti, c’è un posto sicuro che è “casa”, ci sono sogni da inseguire e un giorno realizzare e ci sono paure da cui fuggire. Anche quelle sono chiare, ben definite, individuabili.

Crescendo questi punti perdono il riferimento e si allontanano, si sbiadiscono e inevitabilmente si confondono. Così anche un luogo noto, apparentemente conosciuto, può diventare oscuro, un posto in cui ci si può perdere, in cui si possono fare brutti incontri. Una persona che credevi in un certo modo può rivelare lati insospettabili, può riservarci brutte sorprese, deluderci, tradirci. Persino i sogni possono confonderci, così come le paure e potremmo trovarci nella condizione di non sapere più bene cosa inseguire e da cosa fuggire. L’obiettivo sempre desiderato, una volta raggiunto può rivelarsi insignificante, la paura da cui siamo sempre fuggiti, può rivelarsi poi non così terribile.

Sembra paradossale, ma in fondo crescere significa confondersi le idee. E’ inevitabile. Ma diventare adulti significa esattamente tentare di orientarsi pur con le idee confuse. Significa provare a tenere la rotta giusta con punti di riferimento che cambiano. E qui sta la distanza tra chi accetta di diventa adulto e chi vorrebbe restare bambino: tra chi corre il rischio di perdersi ma prova ad inventare ogni giorno nuovi punti di riferimento per sé e per gli altri e chi invece resta fermo al passato, cullandosi nella vana speranze che le cose che funzionavano ieri, semplicemente per inerzia, funzioneranno anche oggi e magari domani. Ma non è così, non è quasi mai così.

Pensavi di essere a Bologna e ti ritrovi a Berlino.