Consigli di lettura non richiesti / 4. Lansdale – De Giovanni

Per i consigli di lettura di questa volta vi propongo una variazione sul tema. Come sempre vi do due consigli, ma non relativi a dei libri singoli, piuttosto a due serie. Non so voi, ma io, se un personaggio mi piace, mi innamoro follemente e quando la storia finisce, all’ultima pagina del libro, ci rimango malissimo. Forse per questo adoro le serie, che danno la possibilità di continuare la storia, che descrivono con sempre nuovi particolari il personaggio principale ed i comprimari, che alla fine ci sembra di conoscere come vecchi amici.

Potrei intrattenervi con Benjamin Malaussene di Pennac, Bandini di Fante, il commissario Adamsberg della Vargas o il mitico Jeeves di Wodehouse: magari un’altra volta, oggi riprendo invece una suggestione che avevo lasciato lì in una puntata precedente. Parliamo della coppia creata dalla fantasia del texano Joe Lansdale, parliamo della serie di romanzi di Hap e Leonard.

L’ambientazione è il Texas orientale, una terra ancora abbastanza selvaggia, con grandi contraddizioni, scontri razziali, scontri tra poveri, poliziotti corrotti e malavitosi spietati. Hap, bianco, democratico, che prende la vita come viene e Leonard, nero, omosessuale, repubblicano, arrabbiato con la vita, cercano di andare avanti con un loro codice morale, un’ironia irresistibile, un coraggio fuori dal comune. Le loro avventure sono un mix di noir, western, poliziesco e commedia romantiche. Una volta calati nel loro mondo sarà difficile staccarsene. La prima avventura è “Una stagione selvaggia” ed è assolutamente da leggere. Se siete un po’ dubbiosi e voleste fare un “tassello”, come si fa per i cocomeri per sapere se sono buoni, allora attaccate con “Bad Chili”, forse è il romanzo più divertente di tutti.

L’altro consigli di lettura è invece la serie del Commissario Ricciardi, scritta da Maurizio de Giovanni, ambientata nella Napoli degli anni 30. Il protagonista è un nobile poliziotto con uno stranissimo “dono”: lui “vede” lo spirito delle persone decedute in modo cruento negli ultimi attimi della loro vita, anche giorni dopo la morte, che continuano a ripetere le loro ultime parole. Da qui riesce a risalire a cosa è realmente successo, scoprendo verità nascoste e realtà incredibili. La sua è una sorta di maledizione, da cui vorrebbe tanto guarire. Le storie sono ambientate appunto in una Napoli bella e selvaggia, durante gli anni dell’ascesa inarrestabile del fascismo. Le storie si intrecciano con la Storia con la S maiuscola e con l’impossibile storia d’amore del protagonista con una vicina di casa. Tutti i personaggi che ruotano intorno a lui sono belli, veri, particolari: dalla tata che lo accudisce, al maresciallo compagno di avventure, dal medico legale suo amico alcolizzato antifascista, al “femminiello” che fa da informatore, fino alla bellissima nobile vedova che è perdutamente innamorata di lui, senza esserne ricambiata. Una girandola di facce talmente ben definite che dopo un po’ vi sembrerà di conoscere di persona. In effetti è strano che nessuno ne abbia ancora fatto una riduzione televisiva. Cominciate con la prima avventura per non perdervi il filo del discorso: Il senso del dolore, l’inverno del Commissario Ricciardi.

Come sempre buona lettura e ai prossimi consigli che arriveranno a novembre!

Dimmi quel che leggi e ti dirò chi sei. Test intelletualminchione

E insomma, prima i gatti (http://shockanafilattico.wordpress.com/), poi le divinità (http://musicfortraveler.wordpress.com/), e poi ancora le fanciulle (http://opinionediunaragazza.wordpress.com/), non potevo esimermi dal provare anch’io questo giochino di fine estate (poi lo sapete, più le cose hanno un ché di minchione, più io non mi tiro indietro). Ci sono 15  tracce per descriversi attraverso i titoli di libri. Unica condizione, devono essere libri già letti. Utilizzo tutti i miei autori preferiti (mancano Tolkien, perché il gattaccio m’ha rubato una bellissima risposta e Hornby, perché invece me l’ha rubata Zeus). I due più preferiti degli altri addirittura doppia citazione. E così partiamo.

Sei maschio o femmina? Ecco, cominciamo con le domande minchione. Secondo te? Avrei voluto rispondere con Il corsaro nero, però facciamo la persona seria e quindi rispondo con Se questo è un uomo (P. Levi). E qui finiscono le cose serie di questo giochino.

Descriviti. Ma nel senso, sono alto così, sono grasso cosà…no, immagino di no. Allora dico che se esistesse vorrei tanto far parte de Il club degli incorreggibili ottimisti (J.M. Guenassia). Forse questa è la cosa mi descrive meglio.

 Cosa provano le persone quando stanno con te? Oddio, chi lo sa, dovresti chiederlo a loro. Ma visto che sono anche un bel po’ presuntuoso, rispondo con un auspicio e dico che stare con me è come fare un Sogno di una notte di mezza estate (W. Shakespeare)

Descrivi la tua relazione precedente. Urca, andiamo nel passato remoto…e siccome la memoria è fallace, ma la fantasia non mi manca allora direi Una stagione selvaggia (J.R. Lansdale)

Descrivi la tua relazione attuale e qui mi limito al titolo, non c’è molto altro da aggiungere Tenera è la notte (J. Fitzgerald)

Dove vorresti trovarti? In questo preciso momento? Ne Il mondo alla fine del mondo (L. Sepulvida), se non altro perché quello è uno dei viaggi che prima o poi farò.

Come ti senti nei riguardi dell’amore? In che senso come mi sento. Bene, come altro mi dovrei sentire. E quindi, per omaggiare il grande PGW, dico Lampi d’estate (P.G. Wodehouse)

Come descriveresti la tua vita? Qui non ho dubbi, Una vita piena (J. Fante)

Cosa chiederesti se avessi a disposizione un solo desiderio? Questa è complicata. Rimango nel mio autore preferito e dico che vorrei avere tanti soldi, licenziarmi e comprarmi un bel vigneto, così da fondare La confraternita dell’uva (J. Fante)

Dì qualcosa di saggio Eh, ti pare facile! Un po’ come quando Moretti chiese a D’Alema di dire qualcosa di sinistra. E poi io diffido da quelli che pensano di poter dire qualcosa di saggio. Quindi dico Anche le formiche nel loro piccolo si incazzano (Gino e Michele), che magari non vi illuminerà la vita. Ma ha un sua saggezza, datemi retta!

Una musica. Torno al grande Joe e dico Il mambo degli orsi (J.R. Lansdale), anche se in realtà è più un ballo che una musica. E chi ha letto il libro sa che non è nemmeno un ballo…ma certamente ha una sua musicalità!

Chi o cosa temi? Qui vado sul classico e dico Per chi suona la campana (E. Hemingway)

Un rimpianto. Restiamo in America (come autore), ma invece temo siamo profondamente in Italia dicendo Non è un paese per vecchi (C. Mc Carthy), il guaio è che fra un po’ non sarà neanche un paese per giovani.

Un consiglio per chi è più giovane e quindi, collegato a quanto dicevo prima, qui mi faccio aiutare dalla grande giallista francese e dico Parti in fretta e non tornare (F. Vargas) o forse torna. Ma non prima di aver fatto i soldi!

Da evitare, vado su un altro dei miei preferiti, sempre francese. Perché si sa, chi potrebbe salvarci, ma chi sicuramente ci potrebbe far perdere, se non una donna? E quindi dico La fata Carabina (D. Pennac)

Sotto a chi tocca!