Quel che abbiamo, quel che siamo, quel che manca, quel che serve

Rispetto a quel che abbiamo, rispetto a quel che siamo, possiamo dire di essere ricchi. Nella media e con le dovute eccezioni, molto più ricchi di coloro che ci hanno preceduto. Dalle cose pratiche, all’istruzione, dalla salute, alle prospettive di vita, per le condizioni materiali e culturali in cui viviamo, possiamo ben dire, che vivere in quest’Italia del terzo millennio è molto più semplice e molto più comodo rispetto alle generazioni precedenti. Eppure ci manca sempre qualcosa. E questo è un bene, forse, anzi sicuramente, perché se avessimo tutto non avremmo più la voglia di cercare, di scoprire, di trovare cose nuove.

Ma tra tutte le cose che ci mancano, quali sono quelle che ci servono veramente? Torniamo alla premessa di prima. Siamo ricchi, dicevamo, molto più ricchi delle generazioni precedenti: cos’altro ci manca? Nulla o forse tutto. Probabilmente le stesse cose che mancavano in altre epoche. Per questo non bisognerebbe mai confondere ciò che ci manca da quello che veramente ci serve.

Io penso che dovremmo essere amici della nostra vita. Amici autentici, quelli che non pretendono che tu sia migliore di quello che sei. Quelli che ti conoscono e nonostante ciò restano tuoi amici, senza giudizio e senza riserve. Quegli amici che ti vogliono bene e che se c’è bisogno ti aspettano, magari per cantare insieme vecchie canzoni.

“Mi chiedevi che ti manca, una casa tu ce l’hai. Hai una donna, una famiglia, che ti tira fuori dai guai. Ma tutto quel che voglio pensavo, è solamente amore ed unità per noi, stretti in libera sorte, violenti e teneri se vuoi, figli di una vecchia canzone.”

7 thoughts on “Quel che abbiamo, quel che siamo, quel che manca, quel che serve

  1. Siamo pieni di cose superflue, perchè c’hanno messo in condizione di avere bisogno di quel superfluo. Se riuscissimo davvero a sgombrare il campo dalle inutilità, vivremmo sicuramente meglio. Grazie per questa riflessione, bisognerebbe farle più spesso. Vedi, tu sei un amico del quale non è possibile fare a meno !!! 🙂 🙂

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  2. “Se avessimo tutto non avremmo più la voglia di cercare, di scoprire, di trovare cose nuove”. Verissimo! Non esisterebbe alcun tipo di progresso (personale e universale) se sentissimo di avere tutto e di essere completamente soddisfatti. Il “sentire che mi manca qualcosa” può avere anche un risvolto positivo, non deve essere visto solo come una rincorsa infruttuosa verso qualcosa che non ci serve. Poi, certo, accumuliamo troppo e cose che non ci servono, cercano di riempire un vuoto che non si riempie… vabbé, ci siamo capiti. 🙂

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  3. Sono d’accordo con la canzone, nel momento in cui materialmente non manca nulla è probabile ci siano carenza sul piano dello spirito. Lo spirito cerca unione, altrimenti non sarà mai in pace con se stesso.

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  4. Cantava Venditti…
    Penso che tu abbia davvero ragione, a volte crediamo di desiderare tanto qualcosa e, dopo averlo ottenuto, andiamo già in cerca di nuove soddisfazioni.
    Keynes ne aveva parlato molto a proposito della teoria sul grado di soddisfazione e riteneva che fosse meglio un uovo oggi che una gallina domani!

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