Con gli occhi aperti nella notte scura

Padri che uccidono figli, mariti che uccidono mogli, uomini che uccidono colf, decapitazioni in diretta tv. Ma almeno in quest’ultimo caso c’è il fanatismo religioso a dare un motivo, a creare un contesto, per quanto assurdo, almeno razionalmente comprensibile alla malvagità. Negli altri casi ci dobbiamo affidare ad un contesto vago, ad un contenitore vuoto, che può essere riempito di qualsiasi cosa, com’è quello della follia.

La verità è che di fronte al male senza senso siamo presi dalle vertigini, perdiamo i punti di riferimento, belli o brutti che siano. La malvagità cieca, assoluta ci disorienta. Perché capiamo che in fondo, come un ospite indesiderato, potrebbe essere accanto a noi, potrebbe bussare all’improvviso, senza alcun avviso.

Forse c’è sempre stata ed oggi con questo surplus di informazioni che abbiamo, diventa solo più evidente. Non credo ai fenomeni di emulazione. E non credo nemmeno alla strategia della testa sotto la sabbia. Al contrario invece, dobbiamo rimanere svegli, “con gli occhi aperti nella notte scura” perché avere paura non ci aiuterà.

Piuttosto, come in modo schietto ci invita a fare Hanna Arendt, dobbiamo inchiodare il male alla sua banalità, cancellando alibi, togliendo maschere, scuse, presunte incomprensibili grandezze o giustificazioni. Con tutta la pietà possibile per coloro che non ce l’hanno fatta, ma nello stesso tempo con  tutto il coraggio di cui disponiamo: nessuna resa, nessun passo indietro, dobbiamo insistere nella speranza che invece un’altra realtà è possibile.

Like soldiers in the winter’s night, with a vow to defend. No retreat, believe me, no surrender.

 

5 thoughts on “Con gli occhi aperti nella notte scura

  1. Questi ultimi eventi ci mettono più che mai, di fronte al fatto che non possiamo essere sicuri davvero di nessuno. Ed è questo che secondo me disorienta. E mette paura.

  2. “Nessuna resa, nessun passo indietro, dobbiamo insistere nella speranza che invece un’altra realtà è possibile”.
    E’ così, per quanto sia difficile, visto lo stato delle cose, non bisogna mai smettere di credere che il futuro sia migliore.

  3. viaggiando per il mondo, mi rendo conto che l’occidente vive in primis una crisi di valori a cui consegue terrore e sfiducia. in tutto il mondo asiatico, se mi si ferma la macchina, faccio autostop e chiedo aiuto. qui in Italia mi barricherei dentro la macchina per paura che mi possa accadere qualcosa. credo che si dovrebbe ripartire da una buona, anzi ottima educazione civica nelle scuole.

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